Roma, Smalling “salta” pure il big match. Kalinic, sì al bis come vice Edin

foto Mancini
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 23 Settembre 2020, 09:30
Ad ascoltare Paulo Fonseca, nel giro di qualche ora Chris Smalling potrebbe tornare nella Capitale e aiutare il portoghese nel big match contro la Juventus di domenica sera. In realtà la distanza tra i due club resta la stessa, anzi i rapporti si sono leggermente freddati dopo le parole del tecnico pronunciate alla vigilia della gara contro il Verona, in cui ha ammesso di averlo sentito recentemente al telefono: «Sono sempre in contatto con lui, ha voglia di tornare e noi vogliamo riaverlo». Un modo per forzare la mano alla Roma, ma che allo stesso tempo ha irrigidito lo United perché in Inghilterra non è prassi che un allenatore di un altro club si senta costantemente con un calciatore che non fa parte della sua squadra. Per il momento la Roma continua il braccio di ferro perché non ha intenzione di offrire più di 12/13 milioni per il difensore, dall’Inghilterra, invece, ne chiedono 20, una distanza difficilmente colmabile se non a fine mercato. L’ad Fienga, infatti, sta puntando o a un sostanzioso sconto sul cartellino o a un prestito last-minute, in entrambi i casi c’è il rischio che un’altra società si avvicini al calciatore e lo riesca a strappare via. Intanto, Solskjaer lo ha escluso dal match di Coppa di ieri sera contro il Luton Town, dopo che non ha preso parte nemmeno alla partita di campionato con il Crystal Palace. L’acquisto di Smalling è legato anche alla cessione di Fazio, se la Fiorentina dovesse puntare sull’argentino e non su Lyanco allora qualcosa si potrebbe sbloccare in anticipo. Restando al reparto difensivo, non è prossimo l’acquisto di un esterno basso a destra: Fonseca potrebbe giocare tutta la prima parte della stagione con Karsdorp, Bruno Peres e Santon, sulla corsia sinistra, invece, potrebbero bastare Spinazzola e Calafiori. In porta Mirante è preferito a Pau Lopez, ma ha il contratto in scadenza nel 2021: se dovesse restare non è da escludere il rinnovo. In attacco l’affare sfumato Dzeko-Juve e Milik-Roma cambia i piani dei giallorossi: il centravanti resterà Edin (la pista Atletico Madrid è complicata da percorrere) che percepirà per i prossimi due anni 7,5 milioni netti a stagione. Uno stipendio che appesantisce il bilancio nel breve periodo perché se l’attaccante del Napoli fosse sbarcato a Trigoria, avrebbe guadagnato 5 milioni lordi in meno del bosniaco. In più sarebbe arrivato con la formula del prestito biennale a 3 milioni, ammortizzati dalle plusvalenze dei giovani Meloni e Modugno valutati ognuno 2,5 milioni. L’affare ormai è definitivamente sfumato, ma difficilmente Milik resterà al Napoli: i suoi agenti starebbero intavolando un discorso con il Tottenham. Resta in attesa Kalinic che vorrebbe tornare a Roma dopo l’esperienza dello scorso anno nella Capitale: Fonseca lo ha richiesto espressamente e lui ha rifiutato il Besiktas. Piccole operazioni: la Roma ha contrattualizzato il diciassettenne terzino destro del Psg Corentin Louakima. Il difensore firmerà un triennale e verrà impegnato nell’Under 18. 
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