Napoli-Sampdoria, Simeone segna e dedica il gol a Maradona. Osimhen chiude da capocannoniere, ovazione per Quagliarella

L'attaccante argentino ha preso la maglia dalla panchina e si è rivolto verso le tribune, in particolare verso la tribuna autorità mandando un bacio, probabilmente, a Claudia Villafane, la moglie di Maradona, che oggi è allo stadio a guardare la partita della festa

Napoli-Sampdoria, Simeone segna e dedica il gol a Maradona. Osimhen chiude da capocannoniere, ovazione per Quagliarella
3 Minuti di Lettura
Domenica 4 Giugno 2023, 20:46

Segna un gol bellissimo, poi corre a bordocampo dove prende dalla panchina una maglietta con il 10 di Maradona, il suo idolo. Giovanni Simeone ha esultato così dopo il 2-0 segnato contro la Sampdoria nell'ultima partita della stagione del Napoli. L'attaccante argentino ha preso la maglia dalla panchina e si è rivolto verso le tribune, in particolare verso la tribuna autorità mandando un bacio, probabilmente, a Claudia Villafane, la moglie di Maradona, che oggi è allo stadio a guardare la partita della festa.

Osimhen capocannoniere

Con il gol su rigore, invece, Victor Osimhen chiude la stagione a quota 26 gol in campionato, diventando capocannoniere della Serie A, davanti all'interista Lautaro Martinez a quota 21 gol. L'attaccante nigeriano quest'anno, Champions League compresa, ha segnato in totale 31 reti ed è al quindicesimo posto nella classifica marcatori del Napoli di tutti i tempi a quota 59 gol in tre stagioni. L'ultimo capocannoniere di serie A con la maglia del Napoli era stato Gonzalo Higuain che nella stagione 2015/16 fece 36 gol.

La festa infinita per il terzo scudetto e il saluto a Quagliarella

Il triplice fischio di Ermanno Feliciani è il segnale. Finisce Napoli-Sampdoria, la prima contro l'ultima che saluta la Serie A (straordinario l'omaggio al napoletano Fabio Quagliarella), e torna, di nuovo, la festa.

Una festa continua, interminabile. Napoli come Rio. Fuochi d'artificio, trombe, clacson di auto e le canzoni del cuore celebrano lo storico successo degli azzurri. Terzo scudetto, dopo 33 anni. Un tripudio di bandiere azzurre saluta il trionfo. Nello stadio che porta il nome del più grande calciatore del mondo, il volto di Maradona è su tantissimi vessilli e incastonato negli striscioni. Ô qui la festa, allo stadio, ma anche davanti al Maradona, nelle piazze dei maxischermi come il Plebiscito, a Scampia dove viveva Ciro Esposito, il tifoso ucciso prima della finale di Coppa Italia a Roma.

 

Nelle case e in strada, tra i tanti che non sono riusciti a vincere la lotteria di un biglietto per l'ultima partita. Si esulta in provincia dove sono stati allestiti 17 maxischermi ma anche in tanti piccoli paesi. Al largo Maradona il delirio. Migliaia di persone in pochi metri quadrati. Del resto, quella del Napoli è stata davvero un'impresa, sportiva e non solo. Primo sempre, la bellezza di 16 punti sulla seconda classificata. Ma anche un affare per tanti. Grazie al Napoli, sono state vendute migliaia e migliaia tra bandiere e magliette, non sempre 'ufficialì, e sono arrivati a più riprese e in vari week end turisti italiani e stranieri. Successo strepitoso con un pò di malinconia. Per il mancato giro per la città con il bus scoperto che avrebbero tanto desiderato i tifosi. E perchè lascia Spalletti, il condottiero vittorioso. Ma questa sera è comunque festa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA