Da Sheva e Kakà a Ibra e Mandzukic: quando la Serie A è questione di nostalgia

Da Sheva e Crespo a Ibra e Mandzukic: in Serie A si torna per rilanciarsi
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 13:52

José Saramago scriveva che bisogna sempre ritornare sui passi già dati per ripeterli e tracciarvi a fianco nuovi cammini. Chissà se Mandzukic, Benatia (che però aspetta ancora il via libera definitivo) o Strootman hanno letto "Viaggio in Portogallo", di certo hanno scelto l'Italia per una delle ultime tappe della loro carriera. Anche se l'avevano già lasciata per altri lidi, qualcuno più esotico di altri. Troppo forte però il richiamo della Serie A e soprattutto della voglia di sentirsi ancora grandi: Mandzukic lo fa per dare una spinta al Milan nella corsa scudetto, Benatia e Strootman per aiutare Parma e Genoa a salvarsi. 

Da Crespo e Kakà a Sheva: i grandi ritorni in Serie A

Non sono i primi e non saranno sicuramente gli ultimi a tornare nel Paese che più di tutti li ha coccolati. L'ha fatto Shevchenko, che dal 1999 al 2006 al Milan segna 175 gol diventando il secondo miglior marcatore di sempre della storia rossonera ma soprattutto vince tutto, compresa la Champions League con il suo rigore decisivo contro la Juve e un Pallone d'oro. Al Chelsea poi le cose vanno diversamente e nel 2008 decide di tornare al Milan dove però è solo la copia sbiadita del campione ammirato negli anni precedenti. Nel 2009 torna nella "sua" Dinamo Kiev dove chiude la carriera. Anche Kakà nel 2013 torna al Milan dopo il flop, complici anche gli infortuni, al Real Madrid.

Poi chiuderà la carriera tra Brasile e Stati Uniti. 

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Andò meglio a Hernan Crespo al Parma: nei primi anni 2000 vince anche una Coppa Uefa in gialloblù, poi gira tra Inter, Chelsea e Milan. Ma casa è casa e dieci anni dopo torna a Parma dove nonostante i 35 anni contribuisce alla salvezza del club. Anche Di Canio fa gli ultimi passi della carriera nella Lazio dopo diversi anni in Inghilterra, ma non nascerà mai un vero feeling con Lotito. È tornato - con polemiche - in Italia anche Fabio Cannavaro, che dopo lo scandalo di calciopoli aveva seguito Fabio Capello al Real Madrid. In bianconero resta solo un anno nel 2009-2010 prima di trasferirsi negli Emirati Arabi all'Al-Ahli. 

La Serie A torna di moda: quanti rientri negli ultimi anni

Quello dei ritorni in A era una moda già negli anni Duemila, ma solo nelle ultime stagioni è esplosa: è tornato in Italia Ibrahimovic e con grandi risultati al Milan. Stesso discorso per Kjaer che dopo la Germania e la Spagna ha scelto prima l'Atalanta e poi lo stesso Milan. Hanno avuto nostalgia dell'Italia anche Alexis Sanchez, ora all'Inter, e Buffon, che ha vissuto una sola stagione al Psg. La Serie A ha riabbracciato negli ultimi tempi anche due terzini azzurri come Darmian e Zappacosta dopo gli anni in Premier. 

Grandi ritorni però ci sono stati anche all'estero: Thierry Henry tornò all'Arsenal nel 2012 dopo averla già lasciata per andare negli Stati Uniti a New York. E trovò anche il gol al "nuovo" esordio in FA Cup contro il Leeds scrivendo una delle pagine più emozionanti della storia dei Gunners. Maradona riabbracciò a fine carriera il Boca (così come Tevez, ancora in attività), Cruijff l'Ajax, Drogba il Chelsea. Perché in fondo conta sempre dove hai lasciato il cuore. 

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