QUESTIONE CAPITALE
Tornando all'attualità, va registrato che la Roma e la Lazio, per dirne alcune, ad oggi sono del tutto «a norma». E, per una strana simmetria cittadina, hanno allestito organici in fotocopia: 30 calciatori totali, di cui sei Under 21 (Sanabria, Romagnoli, Paredes, Uçan, Svedkauskas, Capradossi; Crecco, Guerrieri, Cataldi, Keita, Hoedt e Oikonomidis), dunque 24 (e non 25) elementi da inserire nella lista. Perfetto. Quanto al parametro degli otto ragazzi cresciuti nel vivaio o in Italia, pure qui i ds Walter Sabatini e Igli Tare possono quasi dimenticare il problema, perché i giallorossi vantano addirittura 14 prodotti del settore giovanile, mentre i biancocelesti nove: almeno per ora. Da Totti, De Rossi e Florenzi a Candreva, Cataldi e Crecco. Per la verità anche la Fiorentina può sfoggiare un'invidiabile composizione della rosa: nessuno a rischio esubero. Viceversa l'Inter e il Napoli viaggiano in un mare di onde. I nerazzurri hanno una rosa smisurata, 32 calciatori, e soltanto quattro Under 21. Conti alla mano, sarebbero così tre i possibili elementi in eccesso: Schelotto, Shaqiri o Vidic, ad esempio. Undici però sono gli interisti cresciuti in Italia. Il Napoli può calare la carta di sette prodotti del vivaio su 28 complessivi, eppure non ha neppure un Under 21 in organico: a correre il pericolo di essere esclusi saranno Callejon, El Kaddouri e Mertens, a meno di cessioni. Analizzando le cifre, si riconosce però un'inclinazione piuttosto pronunciata del nostro calcio, e la si scopre in particolare nella gran quantità di ragazzi del serbatoio italiano tuttora in rosa: 11 nell'Inter, 13 nella Juventus, 14 nella Roma, addirittura 17 nel Milan. Al proposito, dei 29 rossoneri totali solo due sono nati prima del 1994, e così il risultato spinge Cerci e Nocerino ai limiti dello scenario di Mihajlovic. Con l'attenzione dell'artigiano, la Juventus ha assemblato finora 30 calciatori, tra i quali quattro Under: di riflesso, uno soltanto è il possibile esubero. E ogni indizio, al momento, cade sulla maglia di De Ceglie.