E la serie B gioca senza paura, tra baci e abbracci dei calciatori

E la serie B gioca senza paura, tra baci e abbracci dei calciatori
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 4 Marzo 2020, 07:30

MILANO Mentre l’Italia si ferma per l’emergenza Coronavirus, c’è chi scende in campo e gioca tra baci e abbracci. È la serie B, che anche ieri sera non si è fermata. Anzi, sono state otto le partite disputate (tra cui la capolista Benevento di Pippo Inzaghi, vince te 2-1 a Perugia, e il Frosinone di Sandro Nesta fermato a Livorno sul 2-2). Così se i presidenti della massima serie litigano tra rinvii, posticipi e gare annullate (l’ultima è Juventus-Milan, ritorno della semifinale di Coppa Italia, che si sarebbe dovuta giocare stasera ma fermata dal Prefetto) senza minimamente mettersi d’accordo, quelli dei club di serie B non sembrano avere questi problemi. È il paradosso del calcio italiano e i tifosi, nonostante possano comprendere l’emergenza del Coronavirus - soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le tre regioni più colpite -, non riescono a capire i motivi di tutta questa differenza. 
IN PROGRAMMA
Sta di fatto che le uniche due gare a rischio della B sono quelle in programma oggi: Ascoli-Chievo (ore 18.50) e Spezia-Pescara (21). Il resto si è appunto giocato regolarmente. Oltre il timore, l’emergenza e la paura per il contagio. Mentre in A già erano saltate quattro gare nel weekend del 22-23 febbraio: Atalanta-Sassuolo; Inter-Sampdoria; Verona-Cagliari; Torino-Parma. Poi è stato il turno di Juventus-Inter; Milan-Genoa; Parma-Spal; Sampdoria-Verona; Sassuolo-Brescia e Udinese-Fiorentina. Attorno a questo scenario davvero difficile, come detto, c’è un campionato intero che continua a regalare spettacolo e, dove può, a riempire gli stadi. Delle otto gare disputate ieri soltanto Cremonese-Empoli è stata a porte chiuse. Inevitabile visti i numerosissimi casi registrati in Lombardia. 
 
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