Serie A, questi verdetti del campionato vissuti senza la solita passione

Serie A, questi verdetti del campionato vissuti senza la solita passione
di Massimo Caputi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Luglio 2020, 06:39 - Ultimo aggiornamento: 10:25

A due giornate dal termine, il campionato ha praticamente emesso tutti i suoi verdetti. Anche la traballante Juventus ha finalmente centrato l’obiettivo scudetto. Ci ha pensato Cristiano Ronaldo a dargli forma e sostanza scacciando gli incubi di Sarri. Anche lui ora ha vinto uno scudetto, non ancora il consenso del popolo bianconero. Quello che si chiude il 2 agosto è un torneo indimenticabile per quanto abbiamo vissuto, ma che vorremmo archiviare in fretta. Sarà comunque quello dei rimpianti per la Lazio di uno splendido Immobile che non è riuscita a sferrare l’attacco decisivo, e per la stessa Inter, incapace di avere la giusta continuità. È stata una stagione anomala, divisa in due parti, con ben 12 turni giocati in un solo mese mezzo. Un vero tour de force che inevitabilmente avrà ripercussioni sulla prossima stagione, anch’essa piena zeppa di impegni tra campionato, coppe, gare della Nazionale ed Europeo. In questo mese e mezzo senza sosta, vissuto tutto di un fiato, è mancato un protagonista dal quale il calcio non può prescindere: il pubblico. Il pericolo di contagio e le doverose e inevitabili misure di sicurezza ne hanno impedito la presenza fisica, ma da settembre, virus permettendo, bisognerà fare di tutto per riportare i tifosi negli stadi, altrimenti questo non è calcio. Il tifoso, si dice, è il dodicesimo giocatore in campo, difficile provarlo, sta di fatto che mai sapremo quanto la sua assenza abbia influito su risultati e prestazione di ogni squadra. Di sicuro ha inciso sullo spettacolo, freddo e vuoto, che le voci in campo di allenatori e calciatori non hanno per nulla colmato. Rivogliamo il calore e il colore che solo i tifosi possono offrire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA