Serie A, il buon esempio del Benevento felice e retrocesso

Serie A, il buon esempio del Benevento felice e retrocesso
di Gianfranco Teotino
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Lunedì 23 Aprile 2018, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 12:53
Il buon esempio l'ha dato il Benevento, che ha subito la beffa della retrocessione aritmetica proprio nella giornata in cui ha conquistato la sua prima storica vittoria in trasferta in Serie A, e non in uno stadio qualsiasi, ma a San Siro, e contro una grande (o ex grande, fate voi) come il Milan. Da barzelletta a orgoglio d'Italia, la parabola delle Streghe ha seguito un po' la stessa traiettoria di tutto il campionato: inizialmente il più squilibrato e poi il più combattuto d'Europa. Merito del mercato di gennaio per quanto riguarda la squadra di De Zerbi e di una crescente voglia di calcio calcio giocato, se possibile ben giocato per il resto delle contendenti, dalla testa alla coda. Benevento a parte, in particolare la battaglia per evitare la retrocessione è più aperta che mai. Sembrava limitata, ad autunno inoltrato, soltanto a tre-quattro squadre: Verona, Spal, Crotone, era messo male il Genoa, pur con un organico superiore.  E invece, a quattro giornate dalla fine, la zona paura si è allargata in modo imprevedibile, arrivando a coinvolgere squadre che per tre quarti della stagione avevano vissuto in tranquillità: Chievo, Cagliari, Udinese, con il Sassuolo che se ne è tirato fuori soltanto nelle ultime due partite. Incredibile il crollo dell'Udinese, arrivato a undici sconfitte consecutive, in corsa cioè per peggiorare il record negativo appunto del Benevento: 14 sconfitte nelle prime 14 partite. Poco più di due mesi fa, l'Udinese si era addirittura affacciata in zona Europa League, a due punti dal Milan.
IL CALENDARIO
La storia del calcio è piena di squadra crollate clamorosamente.
Un esempio su tutti: il Verona di Malesani, Camoranesi, Mutu, Gilardino, retrocesso nel 2002 dopo aver chiuso l'andata fra i primi. Eppure, riesce difficile immaginare che l'Udinese, chiunque sia l'allenatore, non riesca a trovare quei tre-quattro punti che dovrebbero essere sufficienti per sfangarla. Il calendario, come sempre nei finali di campionato, sarà un fattore. Considerate forza e motivazioni degli avversari, sembra sorridere a Chievo e Spal, oltre che proprio all'Udinese, mentre è più complicato per Cagliari, Crotone e Verona. Mettendo insieme classifica e calendari, al Verona servirebbe un miracolo, mentre, per il terzultimo posto da evitare, lo sprint decisivo dovrebbe essere fra Spal e Crotone. Niente è impossibile, però. Anche perché uno dei principali arbitri della salvezza sarà il rigenerato Benevento. Toccherà, nell'ordine, a Udinese, Spal e, nell'ultima giornata, Chievo rivedere le Streghe.
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