Si può aggiungere che la vittoria in partite ufficiali manca da 13 gare (ultima affermazione a Ferrara 1-4 il 17 febbraio). Anche nella partita di Dragowski - portiere viola in prestito a Empoli, arrivato a gennaio -, migliore in campo, c’è il paradosso di una stagione assurda della Fiorentina.
Chiesa è partito in panchina per i postumi di un attacco influenzale: è entrato a metà ripresa, ha avuto una bella chance, ma il numero uno dell’Empoli ha chiuso la porta da portiere vero.
Empoli col 3-5-2 e Fiorentina quasi a specchio, ma con Benassi trequartista sulla tracce dei Bennacer. Dopo poco più di 60 secondi Irrati senza indugi ha fischiato un rigore per un presunto intervento di mano di Pezzella, su un missile di Traorè: al Var un altro arbitro esperto come Banti ha richiamato subito al video il collega. Rigore annullato giustamente, l’argentino era intervenuto di spalla, e calcio d’angolo. C’è da dire che l’azione era stata avviata da un gran tiro di Caputo respinto da Lafont.
E’ stato lo squillo che per la Fiorentina sarebbe stata una pessima ora di pranzo. Partita lenta, stentava a decollare, grazie anche da un Empoli molto tattico ed una Fiorentina prevedibile. Edimilson e Veretout hanno camminato in una mediana viola di fantasmi. Muriel di testa ha fatto l’unica cosa buona di una partita pessima e “Drago” ha deviato benissimo.
La colpa più grande dei viola è stata cominciare la ripresa nel modo peggiore: in pochi minuti Krunic ha fallito un gol a pochi metri dalla porta, Lafont ha intercettato e dopo su un cross di Di Lorenzo Milenkovic si è abbassato e un “nanetto” con Farias, colpendo tra testa e spalla, ha segnato.
Ha avuto ragione Andreazzoli quando nel dopo gara ha detto che “mai si sarebbe aspettato di vincere grazie ad una soluzione aerea di Farias…”. Ma era tutta la Fiorentina a non girare: a cominciare dal Simeone che arrancava sotto gli occhi di suo padre, il Cholo, seduto in tribuna accanto a Giuliano, uno dei figli. Chissà che avrà pensato il tecnico dell’Atletico di fronte alla pochezza della Fiorentina. Una reazione, però, c’è stata: i viola hanno cominciato a pressare grazie anche a Chiesa e Vlahovic (per Muriel), ma Dragowski ha dato spettacolo. Proprio su esecuzione dei due viola. In particolare sul secondo quando ha effettuato una parata splendida, andando già come un ghigliottina sul colpo di testa del serbo. Simeone ci ha riprovato, ma Traorè - prossimo viola - ha salvato sulla linea. L’Empoli comunque si è difeso bene e con Di Lorenzo ha sfiorato il raddoppio, bravo Lafont. E’ finita con la grande festa del Castellani e la contestazione dura dei tifosi viola ai Della Valle, ma anche questa non è più una novità. Empoli sorride, mentre Firenze è nella bufera.
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