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Alla lista dei nuovi parametri zero figurava anche Higuain: il Pipita ha rescisso il contratto con la Juventus, prima di volare a Miami dalla squadra di Beckham. Restando in tema attacco Suarez, seconda scelta dei bianconeri dopo Dzeko, potrebbe presto definire la risoluzione con il Barcellona. Ballano ancora diversi milioni ma l’indicazione dei vertici della società catalana non cambia. Insomma, a tre settimane dalla chiusura delle trattative saranno ancora tante le opportunità di calciomercato.
300 MILIONI
Una sessione contrassegnata dagli effetti del Covid-19 e che al momento ha registrato in Italia solo due acquisti costosi, Hakimi all’Inter e Osimhen al Napoli, più quello di Arthur, realizzato, però, grazie allo scambio d’oro con Pjanic. Per le società italiane, restano quindi tre i problemi principali: 1) Il peso dei riscatti fissati; 2) l’assenza di contratti tv come garanzia degli investimenti; 3) le cessioni pesanti che bloccano le operazioni in entrata. Da Verona a Crotone, l’input resta infatti lo stesso: uno esce, l’altro entra. Troppi, infatti, gli esuberi che stanno bloccando le operazioni sulla pista di decollo: sono oltre 100 i calciatori in uscita per un valore complessivo di 300 milioni.
Il bilancio trasferimenti di questa sessione indica +22 milioni, mentre la sessione 19’-20 si era conclusa con -357,84 milioni. Un trend simile si è registrato anche negli altri Paesi, con una differenza principale: in Premier, il Chelsea insegna, hanno continuato a comprare. Basta pensare alla cessione di Allan all’Everton: il club di Ancelotti ha versato al Napoli 25 milioni più 3 di bonus in un’unica soluzione. Il bonifico è arrivato nei giorni in cui il Milan stringeva per Tonali, l’ennesimo acquisto rimandato in prestito oneroso (10 milioni) con diritto di riscatto (15).
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