De Laurentiis: «Al Cts cervelloni o cervellotici. Champions? In Spagna c'è paura, si giochi altrove»

De Laurentiis: «Al Cts cervelloni o cervellotici. Champions? In Spagna c'è paura, si giochi altrove»
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Giovedì 30 Luglio 2020, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 13:49

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ribadisce che il prossimo campionato non può cominciare il 12 settembre e che non si può andare oltre i primi di ottobre, come ha detto il presidente federale, Gabriele Gravina. «È vero, ma innanzitutto dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi, se si continua a fare finta di nulla - dice De Laurentiis arrivando nell'hotel di Milano dove è in programma l'assemblea della Lega Serie A -. Secondo me non ci dovrebbero essere le vacanze per i politici questa estate. Poi abbiamo questi geni del comitato (scientifico, ndr), non so dove li abbiano riperticati. Basterebbe che le venti società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Sono capoccioni perché sono grandi cervelli o perché sono solo cervellotici che non si sanno prendere le responsabilità? O il paese riprende o fallisce. Ora non siamo solo sotto schiaffo ma sotto terra, se ci vogliono mettere anche una lapide sopra...».

«Gravina - continua il presidente del Napoli - a me ha sempre detto che è una follia partire il 12 settembre perché ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali, le società più importanti, senza i quali il campionato di Serie A non verrebbe preso in considerazione, impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions League. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori. Quando poi facciamo il ritiro preparatorio? Il problema è che gli impiegati devono fare gli impiegati e gli imprenditori devono fare gli imprenditori. La politica deve seguire gli imprenditori, perché la politica se non pensa all'economia farà sempre acqua».

«PAURA IN SPAGNA, LA CHAMPIONS SI GIOCHI ALTROVE»
Il presidente del Napoli va a ruota libera e tocca anche il tema coronavirus, in vista del match di Champions in Spagna, Paese ancora alle prese con numeri importanti di contagi. «Se hanno deciso che la Champions si fa in Portogallo e l'Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità», ha detto ADL. «È sempre una grande partita contro il Barcellona, la quarta in questa stagione - ha osservato De Laurentiis prima dell'assemblea della Lega Serie A - Ma la Uefa... Io telefono, parlo, chiedo ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania, a Ginevra. È come se stessimo a scuola, alla Uefa
non c'è nessuno che sa fare impresa, coi soldi nostri poi. È un'altra assurdità». 

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