Bologna-Lazio 2-2: non basta Immobile, Correa sbaglia il match point dal dischetto

Immobile esulta dopo il gol
di Emiliano Bernardini
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Domenica 6 Ottobre 2019, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 21:17

dal nostro inviato BOLOGNA Emozioni, gol, espulsi e rimpianti. Succede di tutto al Dall’Ara dove la Lazio lascia sulla traversa due punti importanti. Un 2-2 che per quello che si è visto è giusto ma fa arrabbiare Inzaghi. Decisivo il rigore fallito da Correa al minuto 43. L’avvio è tutto per Mihajlovic. Il tecnico rossoblù va in panchina per la terza volta in stagione. Ha usato tutta la sua forza per esserci. Sentiva che doveva guidare i suoi ragazzi in una giornata speciale: i 110 anni del club e la sfida alla “sua” Lazio. Da brividi il moneto del suo ingresso in campo con le squadre già schierate. Un guerriero fiaccato nel fisico ma non nel morale. Commovente l’applauso di tutto lo stadio e poi il coro “Dai sinisa alè”.  Serviva la sua presenza per scuotere un Bologna in calo, un solo punto nelle tre precedenti gare. La mano sul cuore a ringraziare la curva San Luca e poi il saluto ai laziali che in mattinata si erano uniti ai bolognesi per una processione al santuario della Madonna di San Luca. La tuta del club un cappellino blu e una mascherina (che toglie appena entra in campo) per proteggerlo dai batteri. 
 


TUTTO IL CONTRARIO DI TUTTO
La sua presenza e una scarica di. Adrenalina per i suoi giocatori. Il Bologna ruggisce su ogni pallone. Bracca la Lazio in ogni parte del campo. I biancocelesti fanno fatica a contenere il dinamismo dei rossoblù, in maglia verde per l’occasione. Maglia per i 110 anni del club, quella del primo scudetto del 1925. Inzaghi chiede continuità e schiera la vecchia guardia. Sulle corsie esterne i biancocelesti soffrono da matti. Lazio troppo svagata. Non è un caso che i due gol del Bologna, di Krejci prima e di Palacio poi, arrivino proprio da gravi disattenzioni. Fortuna che Immobile è in giornata di grazia e riprende la partita: due tiri e due gol. Da mani nei capelli la difesa del Bologna in entrambe le occasioni. Due centri che lo lanciano sempre più in cima alla classifica marcatori in solitaria. Come detto però è una gara scintillante. Leiva si fa buttare fuori per un doppio giallo, dieci minuti dopo Medel lo raggiunge negli spogliatoi. Rosso decretato da Orsato con il Var. Partita bellissima che vive di capovolgimenti di fronte e tante occasioni soprattutto nel finale. Annullato un gol a Svanberg per fuorigioco, Skorupski si supera su Luis Alberto poi è Correa a divorarsene uno enorme. Lo stesso argentino sbaglia poi un rigore al minuto 43. Altri due punti buttati sulla strada Champions. 

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