Scudetto Napoli, delusione per i tifosi e i calciatori. Spalletti: «L'ultimo chilometro è sempre il più faticoso»

Il colpo d'occhio per chi arriva in città è di palazzi e strade a tinte azzurre

Delusione per i tifosi e i calciatori, Spalletti: «L'ultimo chilometro è sempre il più faticoso»
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Domenica 30 Aprile 2023, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 00:09

«Abbiamo un sogno nel cuore. Napoli torna campione». Ma per Napoli non è oggi la giornata giusta per festeggiare il terzo scudetto, non è bastata la vittoria dell'Inter sulla Lazio per festeggiare a causa del pareggio incassato in casa con la Salernitana. Bisognerà attendere ancora per il trofeo numero 'trè dopo il 1987 e 1990, numero che campeggia in ogni strada del capoluogo partenopeo. Vicoli e piazze del centro storico sono pronte da mesi a far esplodere la festa, allestite in ogni angolo con festoni, maxi bandiere, cartonati dei campioni di oggi come Victor Osimhen e di Diego Armando Maradona, mito assoluto per i tifosi napoletani che nello stadio che porta il suo nome battendo la Salernitana sognavano oggi di tornare campioni d'Italia dopo trentatre anni.

«Abbiamo fatto tutto da soli», dicono i residenti dei quartieri Spagnolo, «per il Napoli questo e altro, ora attenderemo.

La festa è solo rinviata». I tifosi che non erano allo stadio da questa mattina hanno invaso le strade e hanno attesi assiepati davanti agli schermi dei bar, dei ristoranti, il risultato. I bambini con la maschera alla Osimhen, altri in piedi sugli sgabelli, qualcuno affacciato ai balconi, tutti con lo sguardo fisso sullo schermo. E chi da turista si è trovato in città si è unito ai cortei dei tifosi andati avanti per tutta la giornata, dopo lunghe file per acquistare sciarpe e magliette. E ora a Napoli si attende la prossima giornata.

 

Spalletti: festa è rimandata, così allunghiamo la gioia

«È chiaro che ai ragazzi dispiace moltissimo non aver dato questa felicità ai tifosi., abbiamo trovato una squadra con molti stimoli e che si chiude a riccio, poi c'è stata un pochino di ingenuità sul gol preso». Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti commenta così, dai microfoni di Dazn, il pari 1-1 con la Salernitana che rimanda la festa scudetto partenopea. «Vogliamo veder gioire la gente, noi rappresentiamo i loro sogni - dice ancora - ed è giusto che loro lo ricevano. Volevamo farlo. Rimandiamo solo la festa e allunghiamo la gioia e i festeggiamenti. Sono convinto che quei due punti li faremo»

 

Il risveglio della città

La città si era risveglia con una bandiera da record quella installata stanotte tra le due torri di Porta Capuana, uno dei varchi di accesso all'antica città. I 23 metri del monumento sono stati utilizzati per esporre l'enorme scudetto visibile da centinaia di metri. A terra, proprio in mezzo alle torri, l'intera squadra del Napoli con mister Spalletti riprodotta a grandezza naturale con cartonati. Davanti all'installazione, distante pochi metri dalla Stazione centrale di Napoli, turisti e napoletani fanno selfie abbracciando 'virtualmentè i loro beniamini.

Già nelle prime ore di stamattina migliaia di tifosi del Napoli erano arrivati all'esterno dello stadio Maradona, che alle ore 12 ha aperto i cancelli per il match delle 15 contro la Salernitana. La zona antistante l'impianto era già controllata dalla polizia e la circolazione dei veicoli è bassissima visto lo stop disposto dalle 14 per evitare caos. Tutti i tifosi circolano a piedi dopo aver preso i mezzi pubblici per recarsi nella zona dello stadio.

 

Fumogeni e cori in centro

Un corteo formato da alcune centinaia di tifosi dei Fedayn Napoli aveva attraversato Corso Novara a poca distanza dalla stazione centrale per raggiungere poi lo stadio Diego Armando Maradona. Ad aprire il corteo lo striscione della tifoseria accompagnato da bandiere e fumogeni che colorano il cielo di azzurro. «La capolista se ne va» cantavano in coro in vista della partita. Un corteo salutato dagli applausi di chi era arrivato in stazione da ogni parte d'Italia per vivere nel capoluogo partenopeo. Il colpo d'occhio per chi arriva in città è di palazzi e strade a tinte azzurre. «Grazie ragazzi», « Napoli ti amo», « Napoli 3», gli striscioni esposti a ogni balcone. E ai tifosi si uniscono i clacson degli automobilisti. La città suona a festa.

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