Scudetto al Napoli, l'idea per la festa: «Tutti sul Vesuvio con i fumogeni tricolore». ​Raccolta fondi per organizzare l'eruzione

Alle stelle i prezzi della stoffa azzurra e delle bandiere con i calciatori

Scudetto al Napoli, l'idea per la festa: «Tutti sul Vesuvio con i fumogeni tricolore». Raccolta fondi per organizzare l'eruzione
di Paolo Barbuto
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Martedì 25 Aprile 2023, 09:03

Il percorso del racconto di una città che ultima i preparativi per la grande festa deve necessariamente partire dal tentativo più ardito: «Stiamo raccogliendo i fondi per comprare migliaia di fumogeni bianchi, rossi e verdi. Al fischio finale saremo in cima al Vesuvio e li accenderemo in contemporanea per simulare una gioiosa eruzione del vulcano». Il gruppo che sta organizzando la più clamorosa manifestazione si muove fra Vomero e Chiaia, l’idea ha già raccolto centinaia di adesioni ma le difficoltà sono tante. Mancano all’appello molti dei fumogeni necessari ma, soprattutto, mancano ancora i permessi ufficiali per realizzare l’iniziativa: «Arriveranno, nessuno può pensare di bloccare questa esplosione di gioia che simboleggia il trionfo di un’intera città», dicono gli organizzatori sorridendo per nascondere la preoccupazione per le difficoltà che appaiono del tutto insormontabili.

L’indigestione di strisce di plastica bianche e azzurre che hanno invaso la città ormai da settimane, ha generato diffidenza. I tifosi che hanno atteso con pazienza il momento giusto per iniziare a colorare Napoli, non le cercano più, le considerano una soluzione troppo facile per mostrare la passione azzurra e la voglia di festa grande.

Chi prepara con cura la celebrazione sta organizzando da settimane l’allestimento migliore, e già c’è una sfida fra quartiere e quartiere, fra strada e strada per la frase più ad effetto, per la realizzazione più avveniristica. Alcune delle installazioni più complesse e particolari, come il «Vesuvio in miniatura» costruito ai Quartieri Spagnoli, già hanno suscitato grande attenzione ma, allo stesso tempo, sono già considerati eventi «passati», ormai lontani dai giorni dell’esplosione di entusiasmo che sono i prossimi, quelli che accompagneranno la città da ora fino al giorno dell’aritmetico trionfo.

 

Sono già comparsi, in tante strade della città, striscioni realizzati ad hoc per la celebrazione del terzo scudetto azzurro. A Salita Pontecorvo, dinanzi alle scale della chiesa di San Giuseppe delle Scalze, c’è un messaggio, scritto in dialetto, dedicato ai defunti «lo sappiamo che state festeggiando anche dall’altro mondo», alle Case Nuove un labaro che ricopre l’intera facciata di un edificio spiega «un nostro scudetto vale mille dei vostri», messaggio rivolto alle rivali di sempre, in particolare alla Juventus che domenica notte ha abbassato la testa di fronte alla potenza azzurra. 

È ormai storica la frase che riveste l’intero muro laterale di un piccolo edificio del Pallonetto di Santa Lucia «Io non mi vendo, io sono napoletano»; è tra i più fotografati della città lo striscione esposto a cavallo di via San Gregorio Armeno e dedicato proprio ai turisti che affollano la strada degli artigiani dei pastori: «Benvenuti a Napoli, città d’arte e campione d’Italia».

Proprio sulla stradina dell’eterno presepe c’è un accurato allestimento di immagini e frasi nel quale vengono mescolate le passioni della città da San Gennaro, a Maradona fino ai protagonisti dell’attuale stagione azzurra che vengono glorificati tra i grandi di Napoli.

Sono migliaia le bandiere con i volti dei calciatori esposte in ogni angolo della città. Quelle più note accompagnano il percorso delle persone che si recano in continuo «pellegrinaggio» al murale di Maradona in via Emanuele de Deo: oltre alla celebrazione del grande argentino, il percorso s’è vestito anche dell’emozione per lo scudetto e comprende ciascuno dei giocatori del Napoli.

Nel cuore di Forcella, a Sant’Arcangelo a Baiano, oltre ai volti dei giocatori c’è chi ha deciso di esporre anche un poster con la faccia sorridente del presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis. Il presidente è stato piazzato nella posizione d’onore, quella più vicina alla raffigurazione del tricolore: una maniera per celebrare anche chi ha costruito, con il tempo e con grande acume, la squadra che ha regalato un nuovo trionfo alla città dopo tre decenni di astinenza e il crollo verticale del fallimento.

Tra i calciatori è il viso di Victor Osimhen quello maggiormente raffigurato, particolarmente affascinante lo striscione realizzato al pallonetto di Santa Lucia dove il calciatore nigeriano viene raffigurato come un gigante che supera anche il Vesuvio e sta per afferrare il terzo scudetto mentre Diego Maradona osserva la scena. 

Siccome aumenta la richiesta di materiale per la realizzazione della festa tricolore, i prezzi vanno alle stelle. È una regola del mercato e vale anche per la passione calcistica. La stoffa azzurra e quelle necessarie per realizzare il tricolore hanno subito, nel giro di una sola notte, aumenti che sfiorano il raddoppio. Sono, però, i prezzi del materiale stampato che hanno preso letteralmente il volo: per acquistare uno striscione lungo tre metri e alto un metro, già predisposto alla festa azzurra con frasi standard decise dagli stampatori, il costo fino a due settimane fa era di 25 euro: oggi arriva a 50. Anche le bandiere con i volti dei giocatori hanno avuto imbarazzante aumento a marzo costavano 20 euro, oggi non meno di 35 dopo una lunga contrattazione. È impazzito il mercato delle sagome dei calciatori ad altezza naturale. Un recente blitz che ha portato al sequestro di centinaia di pezzi, ha convinto la maggior parte dei produttori a tirarsi indietro, chi ha deciso di sfidare la sorte e la possibilità di una denuncia per sfruttamento illecito dell’immagine, va rintracciato in maniera quasi carbonara e, dopo lunghe contrattazioni, spiega che la sagoma cartonata di un solo calciatore non può essere venduta a meno di 50 euro anche se fino a qualche giorno fa si comprava per venti euro.

I comitati dei festeggiamenti, che si sono creati in centinaia di strade di ogni quartiere di Napoli, hanno quasi del tutto esaurito iniziative e risorse economiche. All’appello manca solo quello di Soccavo, con particolare riferimento a via Epomeo, che annuncia un’ultima intensa riunione per la giornata di domani al termine della quale verranno stabilite le modalità per l’allestimento di una coreografia che farà impallidire quelle di tutti gli altri quartieri della città: «Qui sono nati gli altri due scudetti del Napoli - dicono con enfasi gli organizzatori della festa ne quartiere - il centro Paradiso ha rappresentato il Napoli per anni, non possiamo non ricordare al mondo che il vero cuore del Napoli vincente è ancora qui. Lo dimostreremo regalando alla città uno spettacolo emozionante». 
 

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