E’ il primo confronto in assoluto, fra Sassuolo e Venezia, vincono i padroni di casa 3-1 e con merito riavvicinandosi ai piazzamenti ottenuti per due stagioni con De Zerbi.
A parte l’anticipo di Busio su Scamacca, l’avvio è del Venezia, fra pressing e un paio di occasioncine. Il Sassuolo fa gioco, Raspadori chiede il rigore per una spallata vigorosa di Haps, Di Martino fa bene a non fischiare il rigore. La squadra di Paolo Zanetti ha inizialmente la capacità di chiudere gli spazi, con un 4-3-1-2 e 9 giocatori nuovi, rispetto alla scorsa stagione. Le ripartenze sono manovrate o fulminee, arriva al tiro Crnigoj, salta un uomo e si accentra, serve la deviazione di Ferrari, poi il colpo di testa alto di Henry.
Si fa male Djuricic, ormai tra i fedelissimi del Sassuolo, entra Djuricic.
Alla ripresa la svolta inattesa, l’angolo di Traore è tagliato, Henry fa autogol, la spinta di Ferrari alle sue spalle è entro i limiti, si può non punire. I cori dei 400 in curva neroverde sono incessanti, Zanetti cambia pedine fra centrocampo e attacco, serve però un salvataggio di Svoboda per impedire il tris di Raspadori e poi la deviazione di piede di Romero sulla girata di Berardi. Lì si arena il Venezia che era stato capace di superare la Fiorentina, fatica ad attaccare, perde fiducia e subisce il terzo: lancio di Raspadori, Ceccaroni non chiude Frattesi, sfugge ad Haps e fa tunnel al portiere, è al primo gol in A.
Sassuolo-Venezia 3-1: il tabellino della partita
Forte ne segnerebbe due, per il Venezia, entrambi sono in fuorigioco. Emerge la differenza fra il gioco emiliano, con solo Frattesi per Locatelli e Scamacca per Caputo, ceduti, e un collettivo nuovo, applicato ma inferiore e con tenuta difensiva da rivedere. Servirebbe Caldara, in campo, il Caldara dell’Atalanta. E’ comunque insidioso Ceccaroni, nel recupero, Lopez salva.
Festeggiano entrambe le curve, quella veneta si gode la serie A dopo 19 anni e al momento è in zona salvezza. Anche per questo l'ex difensore dell'Inter Ivan Ramiro Cordoba non è troppo deluso, all'uscita dallo stadio Mapei, adesso è socio e anche dirigente, del Venezia.