Sassuolo-Roma, Fonseca in emergenza. La guida è Pellegrini

Sassuolo-Roma, Fonseca in emergenza. La guida è Pellegrini
di Alessandro Angeloni
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Sabato 3 Aprile 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 17:22

 La situazione è quella che è, pesante: molti sono i reduci (e stanchi) dalle Nazionali (il gruppo aspetta l’esito dell’ultimo tampone, effettuato ieri a mezzanotte), tanti sono gli infortunati e quelli mezzi e mezzi, poi ci sono gli squalificati e in più all’orizzonte una partita (contro l’Ajax) fondamentale, in programma giovedì. In tutto questo si incastra una sfida, a Reggio Emilia, contro il Sassuolo di De Zerbi (in formazione rimaneggiata e, di fatto, senza obiettivi concreti, a differenza della Roma), che non può essere sottovalutata. Perché forse, oggi, passa l’ultimo treno per il quarto posto. Le squadre davanti rischiano di scappare (Juve, Atalanta e Napoli) e chi sta indietro potrebbe accelerare per il sorpasso (Lazio). Non una situazione di conforto per Fonseca, sempre più in balia degli eventi e con un futuro tutto da scrivere, o forse è già scritto. Cristante e Veretout (oltre a Santon) fanno parte dei convocati, mentre Smalling è volato in Spagna per provare a risolvere (con i fattori di crescita) il problema al ginocchio. «Con lui non si può rischiare, ha bisogno di qualche giorno in più, mentre Veretout e Cristante sono disponibili», ha detto ieri Fonseca, che pensa sempre positivo. «Il quarto posto resta raggiungibile, noi ci crediamo. Ci sono ancora trenta punti». Ci mancherebbe, è un dovere crederci, nonostante la situazione scontri diretti è contro la Roma. Una sconfitta contro il Sassuolo (ma anche un pari) abbatterebbe gli ultimi barlumi di ottimismo e la stagione finirebbe appesa al doppio confronto con l’Ajax, quarti di finale di Europa League. Altra notizia positiva: c’è Pellegrini, uno degli elementi di maggiore qualità e in più uno degli uomini di fiducia del tecnico. 
LE PRESTAZIONI DEL “7”
Lorenzo con la Nazionale non è stato al top, oggi molto probabilmente dovrà abbassarsi a centrocampo, viste le assenze. Il capitano deve spingere sull’acceleratore, da qui all’estate ha tre impegni importati: portare la Roma in Champions, l’Europeo e il rinnovo del contratto. Tutto questo passa dalle prestazioni, che nella Roma non sono quasi mai mancate, specie nell’ultimo periodo. I tifosi su di lui restano spaccati: c’è chi pensa sia un fenomeno, chi sia solo un normale calciatore. E’ il destino di chi nasce a Roma e indossa la maglia giallorossa: devi sempre essere al massimo, ma tanto alla fine non tutti saranno comunque accontentati. Fu così per Di Bartolomei, per Giannini, perfino per Totti e De Rossi, per non parlare di Florenzi. Oggi torna a “casa”, contro quel Sassuolo che lo ha cresciuto, ben gestito da Di Francesco. Per lui un campo amico. Chi deve ritrovare confidenza con la maglia della Roma è El Shaarawy, in difficoltà in questa sua seconda vita in giallorosso. Tante sono le attenuanti e Fonseca lo aspetta. «Non possiamo dimenticare che Stephan è arrivato dopo. Nelle ultime partite lo abbiamo visto molto meglio. Sta crescendo, ha bisogno di giocare di più e facendolo tornerà a essere quello che noi conosciamo». Chissà se oggi - dall’inizio o in corso di partita - possa tornare a essere decisivo come un tempo. Scalpitano dietro di lui calciatori come Pedro, Carles Perez, perfino Pastore e lo stesso Pellegrini, che ama il ruolo da trequartista e vorrebbero riprenderselo al più presto (contro il Napoli non ha funzionato in quella posizione). 
A LEZIONE DA ROCCHI
Il consulente delle relazioni istituzionali della Can in materia di Var, ha incontrato a Trigoria Fonseca e una delegazione di giocatori, da Smalling a Mkhitaryan fino a Pedro, Cristante, Dzeko e Mirante, per un confronto sui principali episodi arbitrali della stagione, con le relative applicazioni del regolamento e del Var

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