Sarri: «Quando siamo attivi, tutto è più semplice. Peccato solo per quel gol...»

Sarri: «Quando siamo attivi, tutto è più semplice. Peccato solo per quel gol...»
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 22:04

Tre punti e un sorriso. Era da tempo che non si vedeva Maurizio Sarri in queste condizioni dopo una partita di campionato all'Olimpico. E non potrebbe essere altrimenti vosto che l'ultima vittoria in casa era datata 7 novembre, giorno in cui la Lazio ha battuto la Salernitana. «La partita l'abbiamo resa semplice noi - ha spiegato il tecnico -, mi dispiace, e neanche poco, per quel gol che abbiamo preso nel finale, per come abbiamo giocato non era una gara dove si poteva prendere una rete di quel tipo. Per il resto abbiamo avuto una buona attivazione nella partita. E quando accade, le cose diventano più semplici».

La solita "pizzicata" al campo non poteva mancare: «Quando c'è il terreno in queste pessime condizioni, il palleggio ti condiziona e puoi perdere i tempi di gioco, senza considerare che la pressione degli avversari è abbastanza forte e per loro è più agevole, spero si migliori da questo puntio di vista, almeno per il nuovo anno».

Sarri: «Felipe ha il pulsante on e off, oggi era sull'on per fortuna»

I SINGOLI. L'allenatore ha rivisto Felipe Anderson vecchia maniera e questo lo rende più fiducioso, anche per le soluzioni in attacco: «Felipe è tornato a essere vivo, lui ha il pulsante on e off, e oggi era in on per fortuna.

Scherzi a parte, per come è fatto fisicamente e per come gioca, può ricoprire qualsiasi ruolo, mi sembra stia tornando nella sua formazione migliore. E devo dire che in caso di necessità questo ruolo di centravanti ce lo fa tranquillamente».

Si passa a Zaccagni e Pedro: «Hanno fatto una buona partita, sono in crescita, l'italiano poi ne sta facendo tutte una meglio dell'altra, ha anche qualità difensiva, è, giocatore importante». La chiusura è su Luis Alberto che, pur giocando poco, è il secondo giocatore con più assist del campionato, 6. «Luis è un giocatore di qualità, purtroppo è dovuto restare fermo per dieci giorni a causa dell'infortunio, quindi non era facile. Guardate che lo spagnolo fa la fase difensiva meglio di altri lì in mezzo, va in avanti col pallone e quando c'è da coprire lo fa molto bene».

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