Salernitana, Lotito accerchiato. E Sarri lo pressa per Basic alla Lazio

Salernitana, Lotito accerchiato. E Sarri lo pressa per Basic alla Lazio
di Alberto Abbate
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Mercoledì 30 Giugno 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 08:26

Accerchiato sull’A1. Se entro sabato alle 20 Lotito non correggerà tutti i “vizi” della bozza di trust presentata al fotofinish venerdì scorso, la Salernitana sarà fuori dal prossimo campionato. Il Benevento salirebbe in pole per il ripescaggio, ma ci sono pure altri ricorsi già presentati lunedì pomeriggio. Dopo tre giorni di analisi, la Figc respinge la documentazione con una lettera all’ora di pranzo a San Pietro e Paolo. Rovinata la festa al patron, che però si mostra sicuro: «Il trust non è stato bocciato, ma semplicemente congelato. Risponderemo punto per punto alla Figc e tutto si risolverà al più presto». A via Allegri però contestano di tutto, già dal plico presentato senza la firma del notaio. Non vengono spiegate le modalità di scelta dell’amministratore unico, Ugo Marchetti, sia dei due guardiani, il generale Vincenzo Coppola e l’avvocato Matteo Giuseppe Masoni, con “troppo” potere di vigilanza sulla regolarità della vendita, ma sopratutto di revoca del club campano. Non va bene nemmeno il doppio trustee: Melior Trust, legata alla Banca del Fucino, e la Widar Eurofid, che fa capo alla Banca Sistema, con rappresentanti Paolo Bertoli e Susanna Isgrò. In Figc si chiedono: se le due società fiduciarie dovessero andare in contrasto? Non solo, manca la liquidità nelle casse granata per consentire il completamento e il finanziamento dei sei mesi di mandato, anche se Lotito assicura il contrario: «Prima di cedere le quote ho pagato l’inscrizione, ci stavano undici milioni di utili. C’è indipendenza sotto ogni profilo». Non la vede così, Gravina, anche alla luce dei fornitori della Salernitana ancora riconducibili al numero uno e alla Lazio. Dunque, o viene sistemato tutto, oppure l’iscrizione freezata della Salernitana diventerà esclusione definitiva dopo sabato. 
MERCATO E FLAMINIO
Di nuovo con le spalle al muro, Lotito.

Continua a parlare di complotto e che tutto si capirà molto presto. Il problema è che adesso il numero uno biancoceleste deve guardarsi dappertutto. Sperava di risolvere definitivamente la questione Salernitana entro il 25 giugno. Lo aveva promesso a Sarri e Tare per poter sbloccare le trattative della Lazio. Servono il suo ok e i soldi per dar via al mercato. Sinora il patron ha detto solo sì al ritorno del figliol prodigo Felipe Anderson. Oggi può arrivare la firma sul quadriennale (da 1,8 milioni a stagione) del terzino Hysaj, pupillo di Maurizio. Il tecnico spera di poter avere almeno questi due rinforzi ad Auronzo, anche se c’è pure Basic - come anticipato - ora a un passo: sul quadriennale a 1,3 milioni c’è l’accordo, il Bordeaux deve accettare al massimo 7 milioni più 1,5 di bonus. C’è una chance che Muriqi possa andar via senza minusvalenza nel bilancio. Ora però i tifosi pressano Lotito pure sul discorso Flaminio sbandierato. Eppure il decreto del 2018 del Mibac (il Ministero di Franceschini) e i vincoli storici non consentono le modifiche e l’ampliamento, che vorrebbe il patron. Insomma, dopo l’apertura in Campidoglio e vari sopralluoghi tecnici, anche questo progetto rischia di tornare ibernato. 

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