Più viene contestato, più vince. Alla Lazio e anche alla Salernitana. Se oggi i campani batteranno il Pescara, verranno promossi in serie A dopo ventitré anni. E' il metodo Lotito. Un imprenditore dai modi bruschi e spesso al centro di polemiche, ma assai preparato e intelligente. Stavolta però dovrà arrendersi e, pur riluttante, visti i successi, sarà costretto a cedere il passo e vendere uno dei suoi gioielli, la Salernitana, per via dell'articolo 16 bis nelle Noif. E non può assolutamente farlo, per via della parentela, al socio-cognato Mezzaroma o anche a "un soggetto collegato direttamente o indirettamente" con lui. Nonostante le battaglie portate avanti negli anni dal patron laziale e De Laurentiis (che oltre al Napoli ha pure il Bari) e la deroga avuta anni fa ai tempi di Tavecchio, la norma della Figc sulle multiproprietà è chiara. E lo è ancora di più dopo la modifica dell'ultimo Consiglio Federale.
COSA SUCCEDE
Se oggi la Salernitana otterrà una vittoria a Pescara, la squadra verrà promossa in serie A dove gioca anche la Lazio, altro club di cui Lotito è proprietario. Due società che fanno capo allo stesso soggetto non possono giocare nella stessa categoria.La società campana è gestita al 50% dalla Morgenstern Srl, amministrata da Marco Mezzaroma, cognato di Claudio Lotito, e dalla Omnia Service Srl, intestata a Enrico Lotito, figlio del presidente biancoceleste.