Calcio batte #MeToo: attori alla gogna e a Ronaldo il Pallone d'oro

Calcio batte #MeToo: attori alla gogna e a Ronaldo il Pallone d'oro
di Flavio Pompetti
4 Minuti di Lettura
Martedì 9 Ottobre 2018, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 10:49

«Quello che accade a Las Vegas resta a Las Vegas», recita un vecchio adagio coniato per pubblicizzare la mecca degli eccessi. L'inchiesta riaperta dalla polizia cittadina contro Cristiano Ronaldo ha già infranto fragorosamente questa promessa, e la notizia sta rimbalzando sulla stampa di tutto il mondo. Dappertutto, tranne che all'interno dell'ovattato mondo del calcio professionistico. Il semplice odore di questa accusa ha distrutto la carriera di decine di star dello spettacolo, dal potente produttore Harvey Wenstein in poi, di dirigenti dei media e dell'entertainment negli Usa e altrove, ma non sembra riuscire a penetrare la coltre di omertà che si è stretta intorno a CR7 e al regno miliardario di affari che lo circonda.

LEGGI ANCHE CR7, la stampa inglese: «Altre 3 donne lo accusano di abusi». E spunta "Ruby Rubacuori"

PAGAMENTO
Lo scandalo che lo riguarda è scoppiato lo scorso aprile sulle pagine dello Speigel e da allora sappiamo che, anche se Ronaldo rigetta l'accusa di aver stuprato la giovane Kathryn Mayorga a Las Vegas in una notte di festeggiamenti presso il Palms Hotel, c'è la sua firma su un contratto da 375mila dollari che avrebbe dovuto chiudere la bocca della donna per sempre. Eppure da quella data il giocatore ha concluso un contratto miliardario per passare dal Real Madrid alla Juventus, e il suo nome è stato proposto a più voci per l'ennesimo pallone d'oro che dovrebbe premiare oltre all'atleta, i valori etici ai quali si ispira la Fifa.
 



Se il mondo del calcio tace, la polizia statunitense è però all'opera. Gli inquirenti hanno riaperto il fascicolo depositato otto anni fa dalla donna. Lo hanno fatto su istigazione dei legali della stessa presunta vittima, a dispetto dell'accordo extragiudiziale che lei stessa aveva firmato dietro un pagamento di 375.000 dollari. Questi ultimi hanno promosso un'azione civile nella quale impugnano il contratto per coercizione e frode, abuso di una persona debole, estorsione e cospirazione. La loro tesi è che Mayorga è stata isolata dalla sua famiglia durante il negoziato, e che ha dovuto affrontare un intero team di esperti legali mentre era ancora in condizioni di shock per quanto le era accaduto.
 

La denuncia riguarda l'applicazione o meno delle severe penalità che il contratto prevedeva contro la donna in caso di divulgazione in pubblico. La seconda denuncia, quella penale, è la più pesante. Si basa sulla denuncia che Katrhyn Mayorga aveva fatto il giorno dopo il presunto accaduto, accompagnata da un test medico che documenta la sodomia violenta subita.

RISCHIO
Se il fascicolo finirà in tribunale e Ronaldo sarà ritenuto colpevole, rischia una condanna che può estendersi fino all'ergastolo, con la scarcerazione prevista non prima di 15 anni di detenzione. Il clima generale, non c'è bisogno di ricordarlo, non è favorevole a chi ha commesso il reato, e la notorietà dell'accusato giocherebbe sicuramente a suo sfavore. Ma anche prima che abbiano inizio gli eventuali processi, resta l'alto rischio di un danno economico per il giocatore e per la sua squadra, come si è visto dal trattamento che la Borsa ha riservato al titolo della Juventus negli ultimi giorni.
Intanto a Las Vegas Leslie Stoval, l'avvocato che ha avviato un'azione civile contro CR7, ha affermato: «Altre tre donne, oltre a Kathryn Mayorga, accusano Ronaldo». E secondo il Sun spunta perfino Karima El Mahroug, cioè Ruby: Ronaldo avrebbe pagato 4mila euro per stare con lei quando aveva 17 anni. Ma non è chiaro se anche Ruby sia tra le donne di cui parla Stoval.

«Siamo profondamente preoccupati» ha detto la Nike, che è legata a Ronaldo da un contratto da un miliardo di dollari. L'azienda dell'Oregon in passato ha tagliato i contatti con atleti del calibro del pugile Manny Paquiao e del ciclista Lance Armstrong in seguito agli scandali (violenza sessuale e droga rispettivamente) che li avevano coinvolti. Il secondo partner commerciale di Ronaldo, la EA Sports, ha scritto: «Monitoriamo la situazione, e ci aspettiamo che gli atleti a noi legati si comportino in conformità con i valori della nostra società».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA