DESTINO INCROCIATO
Pronti, via pensare di riprendere da dove ci si era fermati, non era possibile. Nemmeno per un corazziere come Nicolò. Titolare, quindi, nella stessa città, con tre giorni di ritardo. E contro quella squadra che farebbe carte false pur di strapparlo alla Roma. Zaniolo continua a giurare fedeltà ma chi lo segue è il primo a sapere che quello che vale oggi, domani potrebbe non avere più senso. Una cosa è certa: se, come sembra, il passaggio di consegne nel club andrà in porto a breve, per la nuova proprietà presentarsi con la cessione di Nicolò non sarebbe il miglior biglietto da visita possibile. Ne sono consapevoli sia chi gestisce attualmente il club (e per questo viene ostentata la quasi certezza della permanenza del ragazzo), sia chi si occupa da vicino del calciatore. Che nel breve-medio periodo potrebbe ‘accontentarsi’ di un rinnovo contrattuale. Lo scorso anno il rinnovo siglato prevedeva un accordo a step, legato alle presenze e ai gol. Nicolò ha bruciato le tappe e da 1,7 è già salito a 2,2. L’obiettivo ora è portarlo a 3. Ci sarà tempo per parlarne. Ora c’è la Juventus con vista Siviglia. Ritagliarsi un posto da titolare giovedì non sarà semplice. Nei due trequartisti dietro Dzeko, Fonseca ha dimostrato di non voler fare a meno di Mkhitaryan e Pellegrini. Lorenzo, tra l’altro, dopo la frattura del setto nasale, è in recupero. Ieri ha tolto i tamponi, oggi e domani si allenerà individualmente. Lunedì avrà a disposizione la mascherina protettiva e tornerà in gruppo. Se sta bene, gioca. A meno che non retroceda in mediana al fianco di Diawara. Ma in quella posizione Paulo ha dimostrato di vedere meglio Cristante. Oggi è l’ultima possibilità per cambiare le gerarchie.
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