Roma, Zaniolo ci ripensa: niente Usa, si opererà in Austria

Roma, Zaniolo ci ripensa: niente Usa, si opererà in Austria
di Stefano Carina
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Giovedì 10 Settembre 2020, 07:35
Zaniolo guarda al futuro non tralasciando il presente. Che per Nicolò equivale ad un nuovo intervento chirurgico. Due crociati (il destro a gennaio, il sinistro ora) a 21 anni non sono cosa da poco. Per questo motivo la scelta a chi affidarsi diventa decisiva. Scartata l’ipotesi di volare negli Usa dal professor Freddie Fu di Pittsburgh, il nazionale azzurro quasi certamente si opererà in Austria, presso la clinica Hochrum di Innsbruck dal professor Christian Fink che si è occupato recentemente della ricostruzione del legamento crociato anteriore di Chiellini e Demiral. La decisione sarebbe stata già comunicata se ieri non fosse arrivata un’indicazione/consiglio da parte di Dan Friedkin. Il nuovo proprietario del club ha suggerito una clinica a Saint Moritz (Gut), in Svizzera, dove esercita il professor Albauer. Alla fine ha prevalso l’opzione austriaca. Operazione fissata per la prossima settimana: da lunedì ogni giorno può essere quello buono. A svelare i timori di Nicolò, ci ha pensato la mamma Francesca Costa : «All’inizio aveva detto ‘ora smetto’, l’aveva presa così, gli era venuto un po’ di normale sconforto - ha raccontato ai microfoni di Centro Suono Sport - Poi gli hanno spiegato che ha una muscolatura molto importante e che i legamenti erano leggeri. Adesso dice ‘li ho rifatti entrambi e sarò più forte di prima’. Si è ripreso, è carico». E voglioso di tornare. Ieri ha assistito in televisione all’amichevole della squadra a Frosinone, scambiandosi messaggi a fine partita con i compagni. 
L’APPUNTAMENTO
Tra questi non c’era Dzeko. Nelle ultime ore il bosniaco si è sottoposto al tampone, essendo venuto a contatto in nazionale con Piatek, risultato positivo al Covid. Oggi incontrerà il Ceo Fienga e farà il punto della situazione. Che vista dall’ottica giallorossa è molto semplice: la Roma ha un accordo con la Juventus per la sua cessione a 15 milioni. Cinque verrebbero utilizzati per liquidare il Basaksehir che ha una percentuale del 20% sulla vendita di Under. Gli altri 10 sarebbero girati al Napoli, oltre al cartellino del turco (valutato 25), per arrivare a Milik. Il problema è che il club azzurro non sembra più convinto di inserire Cengiz nell’affare. Che dipenda dai rapporti incrinati con Ramadani (agente di Maksimovic che non vuole rinnovare e di Koulibaly che preme per andare al City a 60 milioni mentre De Laurentiis ne chiede almeno 15 in più) a questo punto poco importa. In Lega, tra il serio e il faceto, ieri a Fienga per il cartellino del polacco sono stati chiesti 35 milioni cash. A queste condizioni l’affare è da escludere. Dal canto suo, l’attaccante riaffermerà che se c’è la possibilità di andare alla Juventus, vorrebbe essere accontentato. Il club bianconero lo ha recentemente rassicurato sul fatto che per Pirlo rimane la prima scelta. La Roma, però, ribadirà che non può privarsi di lui senza avere il sostituto. 
INCROCIO NAPOLETANO
E, al di là di Milik, non viene preso in considerazione un piano B. Per un semplice motivo: il domino Under-Dzeko-Milik è l’unico che permetterebbe al club di avere un centravanti più giovane (di 8 anni), guadagnandoci nell’ingaggio (4,5 milioni rispetto ai 7,5 di Edin), ma non spendendo un euro di cassa propria. Edin è consapevole della difficoltà dell’incastro e qualora non dovesse andare in porto, dovrà rassegnarsi a restare. E che l’addio sia complicato è dimostrato dal fatto che la moglie Amra, ha già iscritto i figli a scuola a Roma. A proposito di saluti, Fazio è a un passo dal Cagliari. 
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