Roma, via col Venti: Fonseca vuole iniziare bene il nuovo anno

Fonseca
di Ugo Trani
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Domenica 5 Gennaio 2020, 07:30
Il 4° posto, appena raggiunto (da 2 partite a metà dicembre), e basta: la Roma inizia il suo 2020, stasera all’Olimpico contro il Torino, ma l’obiettivo resta quello del vecchio anno: tornare subito in Champions. Petrachi, rivisitando le tappe della risalita in classifica, ha fissato il punto di partenza a Marassi, lo scorso 20 ottobre: 0-0 sciapo e deludente contro la Sampdoria dell’ex Ranieri. Da quel pomeriggio, dopo il richiamo di Fonseca al gruppo, la svolta: 22 punti in 9 partite, con 7 successi e il pari di San Siro contro l’Inter capolista, cadendo solo al Tardini contro il Parma. L’allenatore, pure con la rosa dimezzata, ha trovato la quadra: equilibrio ed efficacia per adeguarsi al nostro campionato in cui la difesa fa da anni la differenza: la sua è la terza migliore del torneo con 17 reti in 17 partite (solo Conte con 14 e Inzaghi con 16 hanno fatto meglio).

NESSUNA DISTRAZIONE
La pausa di Natale ha certificato il passaggio di proprietà (il closing è atteso per fine mese): da Pallotta a Friedkin (vedranno la partita alla tv). Ma per Fonseca è come se non fosse successo niente: «Non abbiamo mai affrontato la questione. Io sono l’allenatore, parlo molto con Fienga e so quello che succede. E sono tranquillissimo». Il rendimento altalenante del Torino decimo a 21 punti (1° dei 2 match di fila in casa: domenica prossima arriva la Juve per chiudere il girone d’andata) non lo fa certo rilassare: «E’ sempre difficile giocare contro i granata: nelle ultime tre partite fuori ne hanno vinte due e pareggiata una. Ci aspettiamo una squadra motivata, forte e aggressiva». E, senza cambiare idea sull’emergenza che fin qui ha penalizzato la Roma ,non chiama in causa le assenze. Out pure Fazio, risentimento all’adduttore nella rifinitura della vigilia e 28° infortunio stagionale, da aggiungere a Zappacosta, Santon, Pastore, Cristante e Kluivert: 6 indisponibili (e 20 convocati) contro i 7 di Mazzarri (19) che si presenta senza Baselli, Iago Falque, Lyanco, Edera, Parigini e gli squalificati Bremer e Ansaldi. «Non guardo il passato. La situazione è questa: spesso mi sono mancati calciatori, ma abbiamo giocato bene e vinto con chi è andato in campo in quel momento. Non mi piace avere scusanti. E non guardo il passato. Conta il presente che è la gara con il Torino». 

LINEA CONCORDATA
Stasera ripartirà dalla formazione che ha demolito, il 20 dicembre al Franchi, la Fiorentina, con Florenzi quindi confermato da terzino destro e ormai davanti a Spinazzola. Il ballottaggio, nel ruolo d’esterno sinistro, è tra Perotti e Mkhitaryan (a Firenze staffetta in corsa). Questo, però, è anche il mese del mercato. Fonseca, la scorsa settimana, ha ufficialmente chiarito che avrebbe bisogno di 3 rinforzi per sistemare ogni reparto. Ma, ascoltato Petrachi a Roma Tv, si è allineato al ds e ingranato la retromarcia: «Non è giusto creare questo tipo di pressione alla squadra. Abbiamo iniziato un nuovo processo, cambiato diversi giocatori e migliorato. Dobbiamo pensare solo alla prossima partita. Che è da vincere. Ho sempre detto che non è facile cambiare giocatori a gennaio. Kalinic sta lavorando bene e migliorando ogni settimana. Potrà giocare di più in questa parte finale di stagione. È importante che rimanga con la squadra». E che il centravanti resti pure sul mercato eche si convinca ad andar subito via, anche se Petrachi lavora su Mertens per giugno. Fonseca va invece cauto sul ritorno di Peres a Trigoria: «È un giocatore della Roma ed è rientrato dal prestito. Petrachi lo conosce bene e ne abbiamo parlato. Ha lavorato con noi negli ultimi due giorni, vediamo se potrà aiutare la squadra. Ora non sta bene fisicamente e dovrà imparare. Poi vedremo». Contesta, senza polemizzare, il calendario, pensando a Parma-Roma di giovedì 16 gennaio (ore 21,15, Coppa Italia) e a Genoa-Roma di domenica 19 (ore 18, in campionato): «Non mi piace quando non abbiamo 72 ore di riposo tra le partite. Ne abbiamo giocate molte così: credo che dipenda dalla tv».
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