La Roma verso il Verona, Matic non ce la fa. El Shaarawy si gode il momento: mega festa per i trent'anni

La Roma verso il Verona, Matic non ce la fa. El Shaarawy si gode il momento: mega festa per i trent'anni
di Gianluca Lengua
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Sabato 29 Ottobre 2022, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 08:35

Per dieci undicesimi la formazione che giocherà contro il Verona sarà quella tipo dello scorso anno. Dunque, mercato estivo praticamente azzerato dagli infortuni ad eccezione di Camara arrivato all’ultimo minuto per il forfait di Wijnaldum. Non un alibi per Mourinho, ma una realtà frustrante da affrontare con una rosa di nuovo ridotta all’osso in cui il reparto offensivo fatica a sbloccarsi. Abraham ha dato segnali di risveglio in Finlandia, perché al netto del gol è riuscito finalmente a dare segnali concreti di risveglio: passaggi filtranti, inserimenti, sovrapposizioni, tiri velenosi e imprevedibilità. Insomma, l’attaccante che la Serie A ha imparato a conoscere a suon di gol avrà l'opportunità di certificare il suo ritorno contro il Verona. Sulla linea della trequarti ci saranno Zaniolo e Pellegrini, il capitano è entrato in 9 gol gol realizzati dalla Roma (7 assist e 2 li ha segnati lui), a centrocampo Cristante e Camara. Non recupera Matic fermo per un problema all’adduttore sinistro. Gli esterni dovrebbero essere Karsdorp e Zalewski (Celik si è allenato in gruppo), mentre in difesa recupera Ibanez dalla indisposizione che lo ha lasciato in tribuna ad Helsinki.

Il party di El Shaarawy al centro di Roma

E dopo la trasferta nel gelo finlandese, ieri notte El Shaarawy ha organizzato un mega party per i suoi 30 anni, compiuti lo scorso 27 ottobre, alla “Lanterna” suggestiva location al centro della Capitale. Ha invitato tutta la squadra, ex compagni ed alcuni dipendenti della Roma. I più scatenati sono stati Cristante, Pellegrini e Mancini, immortalati in alcuni video mentre ballavano sulle note di Jimmy Sax e della dj Isa Iaquinta.

La torta del "Faraone" raffigurava delle piramidi, accanto un trono con una maglia della Roma disegnata sullo schienale. Poi, il discorso commovente agli invitati: «Guardandomi indietro mi ritengo una persona soddisfatta e fortunata per quello che ha passato e vissuto. Penso di aver costruito tanto anche a livello umano oltre che calcistico, che è la cosa che conta di più. L'impronta che lasci nei rapporti è quello che ti gratifica come persona. Qui ci sono persone che conosco dall'asilo, da quando sono nato, altre che ho conosciuto negli anni. Se siete qui oggi è perché ognuno di voi a modo vostro mi ha trasmesso qualcosa di positivo».

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