RODAGGIO
Veretout adesso ha finito il rodaggio, lo ricordiamo per quella magica cavalcata di Bologna e poco altro. In negativo per l’errore che ha consentito all’Atalanta di passare in vantaggio qui all’Olimpico nell’ultima sfida contro la Roma. Per il resto, normali/buone prestazioni. Una garanzia di rendimento, ma ci si aspetta di più, ora più che mai dovrà essere più incisivo. E’ arrivato il momento di alzare il livello. E Fonseca punta molto su di lui: a centrocampo in questa fase, dalla sfida di domani a Genova con la Sampdoria (tempo permettendo), la Roma ha gli uomini contati. Per i due di centrocampo c’è Jordan, c’è Cristante (che si allena a parte), volendo Zaniolo, ma è una forzatura, così come lo è Pastore. Quindi, Jordan e Cristante, appunto. Pellegrini e Diawara sono out.
MANO SUL GRUPPO
Da domani si va tutto d’un fiato, almeno fino alla prossima sosta per le nazionali (metà novembre): non ci sono né troppo spazio per riposare né per prendersi un raffreddore. Veretout non è un giocatore appariscente, ma è in un ruolo chiave. Lo dimostra un dato: nell’ultimo campionato è stato quello che ha effettuato il maggior numero “passaggi chiave” (vedi la famosa azione di Bologna, finita con lo scarico su Pellegrini, che ha dato il là alla rete di Dzeko) ma ha chiuso con soli tre assist. Quindi non un creativo, non un raffinato, ma uno di sostanza. Un accompagnatore di azioni. E’ bravo nello stoppare gli avversari, nel tackle, nei contrasti. Mentre da trequartista o da mezzala aveva più possibilità di incidere. Pioli lo ha trasformato in regista, ruolo che a Roma divide con Cristante. «Ho imparato a guardare il gioco in maniera diversa, è un ruolo in cui occorre più riflessione. Sto giocando basso e mi piace. Ma posso essere anche l’altro mediano, quello un po’ più alto (il trequartista, costretto a farlo contro il Cagliari, con risultati modesti). Non è un problema, l’importante è l’equilibrio. Fonseca mi ha detto che aveva già visto molte mie partite, che gli piaceva come giocavo e che mi voleva. Poi mi ha spiegato il suo calcio. È stato fondamentale, se sono qui è anche perché lui mi ha convinto e mi ha fatto sentire la sua fiducia», raccontò al suo arrivo a Roma. Ecco, è arrivato il momento di prendere per mano la squadra. Da domani in poi. Il rodaggio è finito.
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