Roma, una spalla per Abraham

Roma, una spalla per Abraham
di Stefano Carina
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Sabato 11 Dicembre 2021, 00:24 - Ultimo aggiornamento: 09:33

Il gioco di coppia, si arricchisce di nuovi interpreti. Perché se Zaniolo è out contro lo Spezia (squalificato) e proverà a recuperare per il match con l’Atalanta (ieri l’ecografia alla quale si è sottoposto non ha evidenziato lesioni muscolari al flessore destro), per lunedì Mourinho deve ancora decidere il partner di Abraham. Fino a pochi giorni fa, nonostante il momento negativo, non ci sarebbero stati dubbi nell’indicare Shomurodov. Ora, però, al casting si aggiungono Felix - risultato finalmente negativo alla prova tampone - e Mayoral, reduce dall’ottima prova di Sofia. Al netto della modestia dei bulgari, giovedì l’intesa tra Tammy e l’ex Real non è passata inosservata. I due si sono cercati, hanno sfruttato e attaccato gli spazi, alternandosi nella ricerca della profondità. Senza dimenticare la cosa più importante: entrambi sono andati a segno. Se per Mayoral (anche visto lo spazio esiguo avuto sinora) è stato il primo gol della stagione, l’inglese ha già tagliato il traguardo della doppia cifra. 


PRONTO AL VOLO 
Quattro in campionato, sei in Conference League dove è il capocannoniere della manifestazione, ma la sensazione di poter/dover dare molto di più.

Perché se è vero che i gol si pesano, fa più rumore la media realizzativa del 13,8% (dati Opta) abbinata a quella di una rete ogni 322 minuti in serie A, piuttosto che i numeri nell’Europa di scorta. Qui viaggia spedito ad un gol ogni ora di gioco, a segno nelle 4 gare tra andata e ritorno con lo Zorya (ringraziati ieri da Mou su Instagram per il pari che ha permesso ai giallorossi di arrivare primi nel girone) e il Cska Sofia ma a secco nelle due più importanti, contro il Bodo/Glimt. José ha le idee chiare sul suo conto: lo vuole «trasformare in un mostro». E per la metamorfosi, giocare vicino ad un attaccante, non può che giovargli. Sinora la partita nella quale ha convinto di più, dopo il debutto scintillante contro la Fiorentina nel quale fece reparto da solo, è stata quella di Venezia. Un gol, un palo, un rigore procurato (poi annullato per un tacco millimetrico di Pellegrini), il raddoppio sfiorato, sempre nel vivo del gioco e riferimento per i compagni, tanto da avviare anche l’azione della prima rete di Shomurodov. Ecco, proprio l’uzbeko spera in una nuova chance lunedì. Nonostante il momento di flessione, conta di partire titolare per bissare il gol segnato allo Spezia il 24 aprile, quando vestiva la maglia del Genoa. Attenzione, però, perché se il parametro è il feeling con l’avversario, Mayoral ha fatto addirittura meglio: doppietta nel 4-3 dello scorso 23 gennaio all’Olimpico. Al di là di quella che sarà la scelta di Mou, l’impressione è che toccherà ad Abraham fare la differenza. Senza Pellegrini e Zaniolo, spetta al gigante prendersi sulle spalle la Roma (salita al 12° posto nel ranking europeo). Che per lui, in estate, ha stanziato 40 milioni (più 5 di bonus), consapevole che il Chelsea, nel 2023, potrebbe esercitare un diritto di riacquisto per 80. A Tammy, però, va dato atto di pensare soprattutto al presente e di essersi calato nella dimensione giallorossa al 100%. È un ragazzo spontaneo, uno che quando lo stadio intero canta ‘Roma, Roma’ e viene abbassato il volume per far risaltare l’urlo della gente, alza il pugno in versione rapper, ritmando la strofa, a cercare la carica emotiva giusta. Adesso, oltre a quella, deve trovare la continuità. Per non fermarsi nuovamente e permettere così ai giallorossi di rientrare in gioco per la Champions.

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