Roma, l'ultima chance per la Champions

Fonseca
di Ugo Trani
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Giovedì 2 Luglio 2020, 07:30
«Sbaglia chi pensa che il nostro campionato sia finito a San Siro». L’orgoglio di Fonseca nel momento più delicato della stagione della Roma. Che mai, nell’era Usa (9 tornei), ha visto così lontano il 4° posto al 28° turno. Conquistare la partecipazione alla prossima Champions, dovendo recuperare 10 punti in 10 giornate (9 + 1 per lo svantaggio negli scontri diretti), è diventato quasi impossibile (da blindare il 5° posto). Non per il portoghese che non si è arrende. E ci mette la faccia. L’andamento è lento e il raccolto misero, ma Paulo punta a ritrovare subito il successo all’Olimpico (stasera, ore 21,45) contro l’Udinese, 2 ko nei 2 match dopo la sosta e ormai coinvolta nella lotta per non retrocedere. Il rendimento dei giallorossi è altalenante. Serve la continuità, nelle prestazioni e nei risultati, per centrare l’obiettivo fondamentale per l’equilibrio finanziario del club. Pallotta, sempre impegnato nella trattativa per la cessione del club entro settembre (Friedkin c’è, ma anche altri 2 investitori americani), ancora si fida dell’allenatore che non è in discussione, come gli ha ricordato in questi giorni il ceo Fienga.

VERIFICA FISICA
Fonseca ammette di essere deluso per il ritardo in classifica. Esagera solo quando esalta il copione, abbastanza confuso, proposto dalla Roma: «I risultati non sono come volevamo, ma penso che rispetto all’inizio della stagione la squadra è cresciuta. È vero che non mi aspettavo la sconfitta contro il Milan, perché la squadra aveva lavorato molto bene. È però importante che abbia un’identità. È cresciuto il nostro modo di giocare e di pensare. Ovviamente dobbiamo avere altri risultati. Ma non è ancora tempo di bilanci. Abbiamo dieci gare, dobbiamo pensare partita dopo partita, con l’ambizione di vincere. Sono fiducioso che, contro un’avversaria che resterà coperta, avremo un buon atteggiamento per prendersi i tre punti». L’Atalanta ospita il Napoli: la quarta contro la sesta. Il verdetto di Bergamo, qualsiasi esso sia, sarà favorevole ai giallorssi, se riusciranno a battere l’Udinese all’Olimpico. Possono guadagnare su Gasperini, su Gattuso o su entrambi. Paulo, intanto, difende il professionismo del suo gruppo: «I giocatori si sono allenati sempre bene in questa pre-stagione. Dopo possiamo pensare molte cose. Ad esempio il Milan ha giocato la terza partita con gli stessi giocatori avendo avuto tempo di recuperare, noi abbiamo disputato la seconda gara e abbiamo bisogno di cambiare. Ad esempio Zappacosta, tornato dopo 7 mesi, ha disputato la prima partita. Così come Cristante, Mancini, Kluivert. E’ una questione di ritmo, non di condizione fisica. Se vogliamo che siano pronti, devono anche giocare tanto in questo periodo. Quando non si vince, si può parlare di tutto. Ora, dopo la pausa, vedo meno intensità, noi e le altre. Non abbiamo, invece, avuto difficoltà tattiche in queste due gare. E impostiamo con la difesa a tre».

ANCORA MAXI TURNOVER
Prevista la nuova rotazione extralarge: possibili 5 cambi dopo il ko di Milano. Niente convocazione per Zaniolo, nel giorno del suo 21° compleanno: «Si è allenato solo due giorni con noi, è un processo lungo e non è pronto». Mkhitaryan non sta bene: se non ce la fa, spazio a Pastore. Perez sfida Under. Squalificati Veretout e Pllegrini, ecco la Chance per Villar. In porta sempre Mirante: Pau Lopez ancora out.
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