E la Roma scoprì di avere la panchina corta

E la Roma scoprì di avere la panchina corta
di Alessandro Angeloni
2 Minuti di Lettura
Domenica 5 Gennaio 2020, 23:06 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 16:52
Cosa dire di Roma-Torino? Il primo dato: se qualcosa va storto, non ci sono cambi all’altezza per far girare la partita in un’altra direzione. Non sono all’altezza non soltanto per la qualità che esprimono ma pure (e soprattutto) per le condizioni in cui si trovano. Fonseca nella ripresa ha fatto entrare Mkhitaryan, Kalinic e Under, quest’ultimo a pochi spicci dal fischio finale. A parte l’armeno, che comunque nel corso della stagione - al netto degli infortuni - qualcosa l’ha fatta vedere, se non altro per qualche gol all’attivo, il che non guasta mai e quantomeno fa scena. Diciamo che da Micki, per la sua storia, ci si aspettava un impatto diverso, ma non è lui il problema. Se Dzeko ha una serata storta, come questa, la Roma non ha l’alternativa valida da proporre. Kalinic è molto indietro di condizione, quasi disabituato a certi palcoscenici. Un pesce fuor d’acqua. Ed ecco perché Petrachi sta setacciando il mercato per regalare a Edin un compagno di viaggio all’altezza. Il problema è che chi sta a Roma non vuole andarsene e il croato ha difficoltà a trovare una sistemazione. Poi, Under. Sul turchetto c’è da fare un discorso a parte. Qui parliamo di una sparizione in piena regola. Il 2019 appena finito ha rapito Cengiz, che oggi non è presentabile, al di là della manciata di minuti concessigli con il Torino da Fonseca. Under si era fatto male lo scorso gennaio proprio contro i granata, da lì sono cominciati i guai, ha imboccato il tunnel. Da quel momento non è più riapparso e, quando ha messo il naso fuori, è stato ricacciato dentro, o per infortunio o perché chi gioca nel suo ruolo (Zaniolo) era insostituibile. La Roma, in tutto questo, ha pure il problema terzino. Spinazzola ha confermato la sua inaffidabilità fisica, Florenzi continua a balbettare. Che si fa? Soldi non ce ne sono, ci vuole molta fantasia. E tanta pazienza.   
© RIPRODUZIONE RISERVATA