Roma: Smalling è più vicino, El Shaarawy verso il ritorno. E Milik "minaccia" di restare a Napoli

Roma: Smalling è più vicino, El Shaarawy verso il ritorno
di Stefano Carina
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Sabato 12 Settembre 2020, 07:30
 A Trigoria c’è chi è convinto di sbloccare la trattativa per Smalling nel giro di qualche giorno. Altri un po’ meno (a livello di tempistica). Quello che comunque appare certo è che il braccio di ferro con lo United è iniziato. Ieri Chris è stato fatto allenare a parte insieme a Rojo. Una decisione nata dopo che il difensore, per la prima volta dal suo rientro, ha provato a forzare la mano in concomitanza della nuova offerta presentata dalla Roma: 9,5 milioni più bonus (2). Proposta inferiore rispetto a quella di qualche mese fa, motivata - nell’ottica giallorossa - dal fatto che lo United, avendo raggiunto la qualificazione in Champions, ha fatto scattare una clausola nel contratto che ha fatto lievitare da 3 a 3,8 milioni l’ingaggio del difensore. Soldi in più (2,4 milioni più premi) che a Trigoria sono disposti a garantire in un triennale ma che ora vengono decurtati dall’offerta originaria (12+2). L’ottimismo per l’happy end non manca. Sono giorni decisivi: situazione destinata a sbloccarsi. 
L’INTRIGO 
Questa almeno è la speranza di Fonseca. Che intanto ha convocato Dzeko per l’amichevole di oggi a Cagliari (ore 18, diretta Sky). La situazione del bosniaco rimane invece cristallizzata. Anche nella telefonata intercorsa l’altro giorno, Fienga (risultato negativo al tampone come Calvo: esame sarà effettuato nuovamente nella giornata di lunedì) ha ribadito al centravanti che per lasciarlo andare alla Juventus, serve in primis un sostituto e poi un’operazione dove la Roma non abbia esborsi di cassa. Tradotto: quanto sarà ricavato dalla sua cessione, a Trigoria sono disposti a girarlo per Milik al Napoli che tuttavia, da un paio di giorni, ha comunicato di voler trattare la cessione del polacco soltanto per soldi, togliendo dunque Under (sul quale sono piombati il Cagliari e l’Hertha Berlino) dall’affare. I 35 milioni richiesti, per un calciatore con appena un anno di contratto, sono ritenuti fuori mercato. Anche dal Tottenham, a cui è stato offerto. La sensazione è che siano manovre di avvicinamento a quello che è il reale obiettivo di Giuntoli. Ossia, proporre uno scambio alla pari Veretout-Milik. A meno che, il club azzurro pur di ottenere cash non sia disposto ad accettare un’operazione stile Tonali: prestito oneroso con riscatto diluito in più anni. Non certo a 35 milioni. Ora però va risolta una nuova grana: escluso dall’amichevole con il Pescara, il polacco ha puntato i piedi e ha comunicato di voler restare sino alla scadenza, nonostante l’invito di Gattuso a trovarsi una squadra. 
DOMANI SI OPERA ZANIOLO
Intanto trova conferme l’apertura di El Shaarawy alla Roma (in prestito gratuito sino a gennaio) a patto però che si riesca a cedere Perotti. L’argentino ha due offerte (Spartak Mosca e Fenerbahce) che per ora non ha preso in considerazione. Ufficializzata la partenza di Florenzi al Psg (1 milione per il prestito oneroso e 10 per l’eventuale riscatto), si continua a lavorare per Karsdorp al Genoa: la Roma è disposta a concedere il prestito ma chiede ai rossoblù di garantire l’obbligo di riscatto (1+7). Chiusa la possibilità legata al Cagliari (che ha virato su Godin), per Fazio rimane la pista legata alla Fiorentina che prima però deve cedere Pezzella (Barcellona in pressing). Sondaggio del Watford per Olsen che piace anche al Celtic. Pillola finale su Zaniolo: Nicolò si opera domani a Innsbruck, in Austria, presso la clinica Hochrum. Ad effettuare l’intervento sarà il Professor Christian Fink che si è occupato recentemente della ricostruzione del legamento crociato anteriore di Chiellini e Demiral. Tempi di recupero: 7 mesi. 
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