Dzeko fa un salto nel paradiso dei bomber: «Non sapevo più fare doppiette»

Dzeko fa un salto nel paradiso dei bomber: «Non sapevo più fare doppiette»
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 25 Giugno 2020, 07:30
Si è fermato il tempo, lui no. Il solito cigno, quello che non dà una zampata qualsiasi, ma la tocca con affetto, la accarezza. Era l’unico modo per battere Audero, che nel primo tempo gli aveva negato due volte il gol. Edin Dzeko, sempre lui. Quello che Fonseca non toglie mai, quello che ha offuscato Schick, quello che toglie aria a Kalinic, quello che... Dzeko non va mai bene, è troppo buono (diceva Spalletti), non le può giocare tutte lui (pensano in tanti). Ma Fonseca va avanti, non ci pensa a toglierlo anche se, da qui ad agosto, con le partite così ravvicinate, dovrà farlo. Ma, pronti e via, Edin non è mancato. E’ partito subito in tromba: doppietta. Centoquattro reti (14 in campionato, tre in Europa League, zero rigori), non un numero qualunque, il numero che lo porta nel paradiso dei bomber romanisti. Dopo la Samp stacca Vincenzo Montella, fermo a 102, e raggiunge Pedro Manfredini. Il bosniaco entra così nel “club dei centenari” per quanto riguarda le marcature su azione (solo tre i gol su rigore). Nella classifica all-time dei bomber della Roma, Dzeko è adesso al quinto posto, dietro solo a Totti (307), Pruzzo (138), Amadei (111) e Volk (106). L’obiettivo: detto che Totti, anche per via dell’età di Edin, diventa irraggiungibile, Pruzzo potrebbe essere un obiettivo concreto. Pruzzo, non uno qualsiasi. «Avevo dimenticato come si facevano due gol tutti insieme», sussurra Dzeko a fine partita. Questa, la prima doppietta in stagione (Europa League compresa), è vero. Arriva nel momento giusto, anche se l’Atalanta ha vinto contro la Lazio e il quarto posto non è per nulla scontato. Se l’Atalanta continua così... Se perderà punti, noi saremo là», dice il bosniaco. «Non è stato facile riprendere a giocare dopo la lunga inattività. Abbiamo preso gol su un nostro errore. E’ stato importante non abbassare la testa. Non era facile coinciare da uno 0-1. Potevamo fare anche il gol del vantaggio ma non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una buona partita e abbiamo saputo soffrire. I miei gol alla Batistuta? No, alla Dzeko».

LA PROMOZIONE DI PAULO
«Edin è il miglior attaccante che abbia mai allenato. Con questi due gol ha dimostrato di essere un grande giocatore. L’esecuzione era difficile e sono due gol da grande attaccante», dice Fonseca a fine partita. Il portoghese si gode Dzeko e culla ancora la speranza di arrivare in Champions. Ma con la Samp se l’è vista brutta, dopo un primo tempo, diciamo, disordinato. «Abbiamo due possibilità, ma devo dire anche che l’Atalanta sta in un grande momento e non sarà facile. Noi dobbiamo credere fino alla fine della stagione. Non possiamo mai sbagliare e perdere punti, ma noi ci crediamo. Se non pensiamo alle nostre partite dopo è troppo difficile. Non possiamo dimenticare che giocheremo contro il Siviglia che è una grande squadra. Ora pensiamo solo al campionato, ma io sono fiducioso per questa parte della stagione».
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