«Lavorare». È questo il verbo usato più frequentemente da Rui Patricio nella sua prima intervista da calciatore della Roma. Il nuovo portiere ha chiesto al Wolverhampton di vestire i colori giallorossi e di essere allenato da Josè Mourinho, suo connazionale e idolo da sempre: «Sono molto entusiasta di poter lavorare con mister Mourinho. È la prima volta che succede, ma indubbiamente è uno dei migliori tecnici al mondo e per qualsiasi giocatore è sempre un sogno poter essere allenato da lui. E sicuramente è stato un altro aspetto che mi ha affascinato, oltre a trasferirmi in un grande club per vincere titoli. Essere allenato da lui rappresenta indubbiamente un grande valore aggiunto per poter crescere e migliorare», ha detto al sito del club.
Eredità non ingombrante
Rui Patricio è stato pagato 11.5 milioni di euro più bonus e ha firmato un contratto di tre anni, andrà a sostituire Pau Lopez che non ha avuto fortuna nella scorsa stagione: «Arrivo con la massima fiducia, con la massima allegria per lavorare e per fare del mio meglio per aiutare la squadra».
Su Tiago Pinto, il general manager della Roma che ha portato avanti la trattativa: «Anche lui mi ha parlato del progetto e me lo ha illustrato, e indubbiamente, come ho già detto, è molto affascinante arrivare dove si progetta di lottare per dei titoli e senza dubbio è questo che voglio, voglio lavorare per conquistare titoli, per poter sognare di vincere titoli».
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