Roma, Mancini rinnova. Pellegrini in stand-by

Gianluca Mancini
di Stefano Carina
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 07:30

«Lorenzo incarna il nostro progetto» (13 gennaio). «Pellegrini? Presto risolveremo tutto» (3 febbraio). Sono trascorsi rispettivamente 5 e 4 mesi dalle dichiarazioni pubbliche di Pinto, seguite da reiterate rassicurazioni provenienti da Trigoria sul felice esito della trattativa per il rinnovo del capitano giallorosso (in scadenza nel 2022). Ad oggi, 23 giugno, è ancora tutto fermo. O quasi. Perché ai 5-6 incontri che la Roma assicura siano stati effettuati (che si riducono a 2 ascoltando l’entourage del calciatore) la trattativa per il rinnovo ristagna. Tra una settimana si aprirà la finestra della clausola rescissoria che dal 1 al 31 luglio permette a Pellegrini di liberarsi versando 15 milioni subito e altri 15 nella stagione seguente. Uno stallo quantomai anomalo. Lorenzo attualmente guadagna 2,5 milioni ma solamente perché la tipologia di contratto redatta gli permette di accumulare i bonus stagionali e farli diventare la base per la stagione successiva. Altrimenti l’accordo originario prevederebbe 2 milioni scarsi. In questi giorni, dopo aver perso l’Europeo a causa di una lesione al flessore sinistro, sta recuperando a Trigoria. Difficilmente sarà pronto per l’inizio del ritiro (6 luglio). Lo stop doveva in teoria accelerare i tempi del rinnovo, visto che le parti avevano deciso d’incontrarsi a torneo concluso. Nulla di tutto ciò. Il fatto che la Roma voglia contabilizzare i prolungamenti nel prossimo esercizio finanziario, come giustificazione, convince poco. Anche perché il tempo d’incontrare altri agenti (leggi quello di Mancini) si trova. Che Lorenzo voglia restare, non è in dubbio. Ed è forse questo dare per scontato che prima o poi sarà trovato un accordo che non regala l’accelerazione decisiva alla trattativa. Il «prima o poi», però, si sta protraendo in modo sinistro. Tra l’altro più trascorre il tempo e più il calciatore acquisisce forza nella trattativa. Clausola o non clausola. Tra 6 mesi infatti potrebbe in teoria firmare per un altro club. 
IN CORSIA DI SORPASSO 
Vanno paradossalmente più spediti i rinnovi di Mancini e Cristante, entrambi in scadenza nel 2024.

Le sirene non mancano, soprattutto per il difensore, che fa gola alla Juventus, alla ricerca del post Chiellini e Bonucci, e all’Inter. Gianluca guadagna 1,5 milioni con 2 bonus da 100mila euro che scattano a 15 e 25 presenze. Per prolungare chiede di aumentare l’ingaggio a 2,5 più premi. Un incontro - da non escludere risolutivo - è in programma nel prossimo weekend quando Pinto si trasferirà a Milano per provare a piazzare qualche esubero. Un sorpasso nell’agenda a Pellegrini che farà discutere. Con l’agente Riso sarà l’occasione per parlare anche di Cristante. Il centrocampista percepisce leggermente di più del difensore (1,9 quest’anno, 2 il prossimo con annessi bonus). Anche per lui, la via è tracciata: adeguamento più prolungamento. Un doppio via libera che potrebbe aprire altre strade sul mercato: Riso infatti assiste pure Gollini. Capitolo Darboe: nelle prossime settimane Ebrima firmerà fino al 2026 con un ingaggio attorno ai 450mila euro. 

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