Roma, Karsdorp: «Al Feyenoord scudetto dopo 18 anni, spero di riuscirci anche qui»

Roma, Karsdorp: «Al Feyenoord scudetto dopo 18 anni, spero di riuscirci anche qui»
di Alessandro Angeloni
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Domenica 9 Luglio 2017, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 19:27

dal nostro inviato 
PINZOLO Presentazione di Karsdorp. Presenti il calciatore olandese e il ds Monchi. «Sono orgoglioso di averlo qui con coi. Parliamo di un terzino destro di grande caratura. E' una delle operazioni di mercato che mi rende più soddisfatto: è un calciatore importante per il presente e per il futuro». Il ds torna sui nomi in entrata per l'attacco e per la difea e per la prima volta confonde la Roma con il Siviglia. «Quelli di cui sento parlare sono tutti bravi giocatori, ma con Di Francesco abbiamo parlato di altri nomi per il Siviglia... ops per la Roma... E non abbiamo trattative aperte con squadre della Bundesliga per quanto riguarda il terzino». Monchi parla poi dei difensori presenti a Pinzolo, vedi Castan e Gyomber. «Sono due calciatori che sono qui a Pinzolo e fanno per ora parte della Roma, le scelte spettano soprattutto a loro. Verranno prese decisioni alla fine del ritiro». Decisioni da prendere pure per il suo attuale collaboratore, Massara. «Tocca a lui decidere, io dico solo di aver trovato poche volte nella mia carriera una persona come Riki. Se poi dovremo trovare un sostituto, lo faremo, senza fretta». Gli viene rimproverato che nella Roma sono presenti pochi italia, a Pinzolo ce n'è solo uno, Florenzi. «Ho in mente di ampliare la rosa con altri calciatori italiani, ma non è facile farlo in tempi brevi. Qui c'è solo Florenzi, ma presto avremo anche Pellegrini, De Rossi, El Shaarawy. Comunque sì, in futuro sarà diverso»».  
 



KARSDORP SI PRESENTA
Il recupero.
«Ho molta voglia di ricominciare. Ho un tutore al ginocchio ma nel giro di tre o quattro settimane spero di risolvere e di aiutare la Roma». 

I consigli del connazionale Strootman. «La sua presenza è fondamentale, lui mi ha chiesto di venire. Avevo qualche remora, Kevin mi ha convinto. I compagni, tutti, mi hanno accolto bene. Sono contento». 

Le caratteristiche tecniche. «Ho cominciato come centrocampista offensivo, da non molto sono arretrato nella linea dei difensori. Paragoni? Non saprei a chi accostarmi, fate voi. Io devo imparare molto, ho caratteristiche molto offensive, devo imparare a difendere per diventare un calciatore più completo».

Il paragone con Cafu. «Se diventerò come Cafu è difficile dirlo, ora io mi considero un grande calciatore. Non avrei aspettative eccessive, sono un piccolo calciatore con grandi intenzioni di crescere. Di Francesco ha contribuito al mio arrivo, mi darà un aiuto per migliorare».

L'infortunio. «Ad aprile ho preso un colpo e sentito un dolore durante la partita. Ho ripreso ad allenarmi e mi sentivo bene, poi ho preso un'altra botta. E il dolore aumentava sempre di più. Il recupero? Non ho una data fissa, lavoriamo giorno per giorno. Tutti sanno che voglio tornare prima possibile, voglio dare il cento per cento, il resto non conta». 

Gli obiettivi. «Vengo dal Feyenoord: non vincevamo il campionato da 18 anni e ci siamo riusciti. Faremo di tutto per farlo anche qui».
 

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