Roma, Pinto è positivo: allarme per Crotone. Fonseca sta con la squadra

Roma, Pinto è positivo: allarme per Crotone. Fonseca sta con la squadra
di Alessandro Angeloni
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:09

A Paulo Fonseca parla di Crotone, poi del futuro, aspetta la vittoria e chiama i rinforzi, dettando le linee guida a Tiago Pinto. Lascia la conferenza stampa e aspetta la partenza per la Calabria. Poi, il mistero. Il tecnico non è sul charter della Roma. «Gastroenterite», fanno sapere da Trigoria. Ma come, non parte per una gastroenterite? La Roma aspetta a comunicare altro, poi si parla di Covid. Fonseca ha il Covid? No. La questione è un’altra. Il virus ce l’ha ancora Tiago Pinto, con il quale l’allenatore ha passato molte ore il giorno prima e a ridosso per la partenza verso la Calabria. Il dirigente portoghese, che aveva contratto il virus il 23 dicembre, aveva lasciato Lisbona l’altro ieri con un tampone rapido negativo (l’affidabilità dei tamponi... non sono scienza esatta), imbarcandosi su un volo di linea (e i passeggeri?). La Roma, per prassi, sottopone al test tutti i dipendenti, ed è toccato anche al neo arrivato. Primo test antigenico per Tiago, rapido: negativo. Secondo test, molecolare: positivo. Con carica bassa, che potrebbe anche aver rivelato “residui” del virus non più contagioso. A quel punto, però, la Roma ha preferito stoppare Fonseca e aspettare di sottoporlo ad ulteriori test. Al primo (rapido), il tecnico è risultato negativo. Per il secondo, il molecolare, ha dovuto aspettare qualche ora in più. E in serata è arrivata la notizia della sua negatività, quindi all’allenatore è stato concesso di raggiungere oggi (forse proprio con i Friedkin) stesso la squadra. È chiaro che Pinto, invece, è rimasto nella Capitale, in attesa di smaltire definitivamente i suoi ultimi residui di virus, sperando che il contatto con l’allenatore e con la squadra non produca, nei prossimi giorni, altre “vittime”. Ieri a mezzanotte il resto della squadra si è sottoposta ad altri tamponi: oggi sapremo se e quanti sono positivi (la lista entro le 11, la partita è alle 15). In questi casi c’è sempre il rischio che la gara venga posticipata o spostata, si attende l’esito degli ultimi test. 
LA PARTITA
Battere il Crotone, il minimo sindacale. Lo dice la differenza tra le due formazioni, lo specifica il trend della Roma con le squadre che occupano la seconda metà della classifica (27 punti su 30 con le piccole). L’occasione è comunque grossa, tenendo presente che domenica c’è l’Inter all’Olimpico e subito dopo la Lazio. Il tecnico annuncia due o tre modifiche rispetto alla sfida con la Sampdoria: uno in difesa (Kumbulla per Ibanez o Smalling), uno in mezzo al campo (Cristante per Villar), poi forse uno davanti. Dzeko è l’indiziato a riposare (tre partite in una settimana sono troppe e dopo l’Inter c’è anche la Lazio) e Mayoral si scalda. Pure Carles Perez è in rampa di lancio («sta migliorando molto, è in crescita», le parole del tecnico portoghese), potrebbe prendere il posto di uno dei due trequartisti, magari anche in corso d’opera. Proprio Edin ieri ha ricevuto a Trigoria il piccolo David, il bimbo che ha emozionato il web con il video in cui riceveva in regalo la maglia di Dzeko. Vincere per consolidare l’ambizione, che per adesso significa mantenere saldo il terzo posto e in futuro chissà, anche se Fonseca su questo è scettico, quantomeno mantiene un profilo basso. «Continuo a dire che Inter e Juve hanno fatto i maggiori investimenti per vincere questo campionato. Dopo ci sono cinque o sei squadre forti e possono lottare per lo scudetto. Tutti abbiamo ambizione, basta guardare cosa sta facendo il Milan, un percorso fantastico: i rossoneri sono candidati, così come Napoli e Atalanta».

Questione di investimenti, insomma. La Roma deve fare ciò che ha saputo fare fino a ora: vincere contro le “piccole”, sperando in buone notizie dalle concorrenti. Delle ultime undici squadre della classifica, la Roma ne ha incontrate nove, battendole tutte senza pietà: manca lo Spezia e, appunto, il Crotone, avversario di oggi pomeriggio. Il problema è con le squadre che sono avanti, dalla Lazio (ancora da affrontare) in su. Delle sette squadra in questione, zero vittorie, solo pareggi con Sassuolo, Verona (sul campo), Juve e Milan, più le sconfitte (pesanti) con Napoli e Atalanta. Fonseca pensa anche all’Inter (e al derby), questi i veri esame di maturità, forse l’occasione per svoltare davvero e guardare più in alto, ma non si fida troppo del Crotone. «Ho visto una squadra che ha qualità e coraggio, contro l’Inter non era facile giocare come loro hanno fatto nel primo tempo. Dobbiamo avere ambizione e attenzione per vincere contro una squadra che ha grande qualità e coraggio». Ecco, coraggio. 

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