«Non mi ha mai chiamato nessuno in passato dalla Roma, ma se mi avessero proposto tre mesi non avrei accettato - prosegue l'ex difensore della Roma -. Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi. Ho lavorato molto con Capello, è stato lui che mi ha anche consigliato di iniziare. Ho appreso molto da lui come da Spalletti, Hiddink e tanti altri. Penso sempre però che alla fine se non hai bravi calciatori non vinci».
Di giocatori di personalità «ce ne sono di meno, però, ad esempio, Zaniolo è un predestinato. Ha carattere e in questo momento abbiamo un'ottima nazionale». Panucci elogia il giovane talento giallorosso reduce dalla rottura dei legamenti crociati del ginocchio destro. «Un predestinato però lo vedi, e lui lo è. Un altro che mi piace è Pellegrini», conclude l'ex terzino oggi allenatore.
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