L’11 maggio la Roma ha annunciato un’operazione di rastrellamento delle azioni finalizzata al conseguimento del delisting del club dalla Borsa. Un’operazione non esclusivamente finanziaria perché i Friedkin hanno scelto di parlare al cuore dei tifosi, specialmente di quelli che per un fattore affettivo non vogliono privarsi delle azioni della società. Come? In due modi: il primo è economico e cioè offrire un prezzo d’acquisto pari a 0,43 euro per azione pari alla media trimestrale, semestrale e annuale del titolo in borsa; il secondo è creare un un programma denominato “Assist club” che prevede una serie di iniziative speciali ed esclusive dedicate a chi aderirà all’operazione. Un programma non certamente dovuto anche perché se entro l’8 luglio Romulus and Remus Investments LLC (società controllata da Dan Friedkin, che detiene direttamente e indirettamente le azioni della Roma) non raggiungerà il 95% del controllo, il programma “Assist Club” non sarà confermato e l’Opa andrà comunque in porto entro la fine dell’anno. La Consob ha già approvato un piano di fusione per incorporazione inversa della Neep dentro la Roma e per effetto di questa fusione inversa, l’azionista di controllo andrà ben oltre il 95%. Ad oggi i Friedkin hanno raggiunto l’89,99% del capitale sociale (è successo solo due volte in Italia nelle ultime 40 Opa in tempi così brevi), un traguardo che è andato ben oltre le aspettative. Una fase di Stake-Building che è finita addirittura dieci giorni prima del previsto. Da oggi 13 giugno la Consob ha dato l’inizio all’Opa che, come detto, terminerà l’8 luglio.
Assist Club: come funziona il loyalty program
Si tratta di un programma nato su input diretto di Dan Friedkin che ha compreso le necessità del tifoso che detiene azioni della Roma. Quella principale è fare parte della società, partecipare alle assemblee degli azionisti e porre domande ai dirigenti.
Quali sono i vantaggi di uscire dalla borsa?
Uscendo dal mercato azionario la Roma può snellire drasticamente la sua struttura, diminuendo i costi e focalizzandosi principalmente sulla gestione della squadra. Inoltre, privatizzarsi significa anche essere più competitivi e non condividere con il mercato notizie che possano agevolare i competitor. L’uscita dalla Borsa consente di ristabilire delle priorità e tra queste c’è la gestione della squadra e del parco calciatori. Un modo per rendere il club ancora più grande e portarlo al successo.