dal nostro inviato
ALBUFEIRA Un pallido sole, che si alterna a tratti con una leggerissima pioggia, è il benvenuto che l'Algarve riserva alla Roma. Non il massimo pensando che in questa zona del Portogallo di media i giorni di sole sono circa 310 all'anno. Ma tant'è, meglio accontentarsi. Dei rovesci torrenziali che nelle ultime due settimane hanno funestato il Portogallo - tanto da allagare la capitale Lisbona e far scattare lo stato d'allerta rosso in diverse zone del paese - non c'è traccia. Nei 50 chilometri che portano da Faro (dove la comitiva giallorossa è atterrata ieri intorno alle 17 locali, le 18 in Italia) ad Albufeira, si può notare soltanto qualche smottamento delle montagne ai lati della carreggiata della strada con piccole frane che fortunatamente non hanno intaccato i centri urbani. Per il resto, è lo stesso scenario dello scorso luglio, con l'oceano atlantico che sullo sfondo rumoreggia. È rimasto invece in silenzio Mourinho. Ad attenderlo, all'uscita dall'aeroporto, oltre ai tre giornalisti italiani presenti almeno una quindicina di cronisti portoghesi che hanno provato a rubargli una dichiarazione a seguito dell'addio del ct Fernando Santos, sollevato dal suo incarico proprio nel pomeriggio di ieri. José ha dribblato, con l'aiuto della polizia locale, le insidie, non perdendo il buon umore. E così quando ad un giornalista è caduta la spugnetta del microfono con il nome dell'emittente televisiva per la quale lavorava, da autentico gentleman si è fermato, restituendola al proprietario con un sorriso e due parole: «Fica cuidado», stai attento.
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DOPPIO INCARICO
In effetti, più in generale, bisogna fare attenzione.
PASSO INDIETRO
In realtà Mou lo ha fatto con un giorno d'anticipo. Fosse dipeso da lui, Karsdorp non sarebbe partito con la squadra. E invece il lavoro diplomatico di Pinto ha smussato l'intransigenza iniziale del tecnico, convincendolo a fare un passo indietro. Un po' quanto accaduto con la tournée in Giappone: quando gli era stata inizialmente proposta non lo aveva fatto impazzire ma poi ha capito le esigenze commerciali del club, dando il suo assenso. Anche le dichiarazioni rilasciate ai social della società, prima della partenza per l'Algarve, sono sembrate volte all'ottimismo, a ricreare un'armonia nel gruppo, messa a repentaglio dalla sfuriata post-Sassuolo e dai risultati non esaltanti. Ora ci sono sette giorni e tre test per ritrovare la condizione, recuperare gli infortunati e per tornare a casa con la convinzione che l'obiettivo Champions è alla portata. Anche perché, non va dimenticato, rimane il fattore dirimente tra un rilancio del progetto con lo Special ancora in sella e un rischio di diaspora.