Roma, Mou aspetta Abraham: trattativa ad oltranza

Roma, Mou aspetta Abraham: trattativa ad oltranza
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Venerdì 13 Agosto 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 11:30

Abraham alza la posta. Non è bastato ieri il primo incontro tra il gm Pinto, il Chelsea e gli agenti della Wasserman Group, che rappresentano il calciatore, per la sospirata fumata bianca. E nemmeno un secondo contatto, andato in scena nella tarda serata direttamente con Tammy. Ne servirà (almeno) un altro, atteso in giornata. Dietro all’indecisione dell’attaccante c’è sicuramente la volontà di capire le mosse dell’Arsenal con il quale ha da tempo raggiunto un accordo verbale (e in Inghilterra si mormora anche di un sondaggio del Tottenham, pronto a cedere Kane al Manchester City). Inoltre va dato atto ad un ragazzo di 23 anni che lasciare il Chelsea campione d’Europa e fresco vincitore della Supercoppa Europea, oltre alla Premier League e alla città natale (Londra), non deve essere proprio una formalità. Ma il calcio gira intorno ai soldi e gli agenti, avendo intuito che nell’ipotesi B l’inglese potrebbe finire ai Gunners, stanno provando ad ottenere dalla Roma il più possibile. Che in ottica mercato vuol dire un contratto più vantaggioso. Inutile scandalizzarsi: è la logica della domanda e dell’offerta. Anche perché Pinto, spostandosi nella City (e Mourinho chiamando personalmente il centravanti) ha deciso di giocare a carte scoperte: Abraham è il primo obiettivo individuato a Trigoria per sostituire Dzeko. Un all-in che ha però tramutato l’acquisto dell’inglese anche in una questione d’immagine per il club giallorosso. Perché se le alternative non mancano - e la Roma l’ha già individuata in Cunha, brasiliano classe 1999 che ha appena vinto la medaglia d’oro olimpica a Tokyo con il Brasile (gioca nell’Hertha Berlino e costa 30 milioni) - tornare da Londra senza Abraham, sarebbe uno smacco difficile da spiegare. Soprattutto dopo il tira e molla andato in scena con Xhaka che ieri con un like è tornato a commentare in modo sibillino un post dello Special One su Instagram. 
DENTRO O FUORI 
Tuttavia la fiducia sul buon esito della trattativa per l’attaccante resta alta.

E il motivo è semplice: se Abraham avesse voluto rifiutare la Roma lo avrebbe fatto già ieri. Il fatto che le parti si rivedano oggi è indice che c’è trattativa. E se c’è una trattativa, i soldi possono sempre sistemare tutto. Lo hanno fatto ad esempio con il Chelsea. Nel momento in cui i Blues hanno privilegiato i colloqui con il club giallorosso, anziché mettersi seduti ad un tavolo con l’Arsenal, sono stati accontentati sul costo del cartellino (45 milioni), sulla formula di pagamento (non più prestito ma acquisto diretto dilazionato in più anni) e sulla volontà di inserire il diritto di recompra. Ora bisogna venire incontro al centravanti di Camberwell. Ieri Pinto nei due colloqui avuti inizialmente con l’entourage e poi direttamente con il centravanti ha spiegato il progetto della Roma, offrendo al ragazzo la maglia numero 9, il posto da titolare e uno stipendio importante, sui 4,5 milioni premi compresi. Abraham (che al Chelsea ne percepisce 3,2) ne chiede 5 senza bonus. Che poi è la stessa somma che gli garantisce l’Arsenal. Difficile pensare che la telenovela possa andare avanti a lungo: la Roma ha lasciato trapelare come la giornata decisiva sarà quella odierna. Siamo arrivati quindi al redde rationem, al dentro o fuori anche perché la società giallorossa non può permettersi di aspettare a lungo. Il debutto in Conference League e quello in campionato sono ormai dietro l’angolo. E Dzeko ha già salutato. 

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