Roma, Monchi esce allo scoperto: «Ho bisogno di nuove sfide»

Roma, Monchi esce allo scoperto: «Ho bisogno di nuove sfide»
di Gianluca Lengua
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Martedì 24 Gennaio 2017, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 13:10
Il mercato invernale della Roma stenta a decollare, dopo l’addio di Walter Sabatini a Trigoria sono tutti in attesa del nuovo direttore sportivo. Sarà Monchi del Siviglia a prendere la sua eredità in giallorosso: «Ho bisogno di nuove sfide», l’ammissione del dirigente a BeIn Sports España in rotta con il Club iberico. Un divorzio che potrebbe avvenire già a fine gennaio: «È una notizia che è circolata a Siviglia. Si è detto che il nuovo club avrebbe pagato la clausola rescissoria, ma è esattamente quello che non voglio. Dev’esserci piena concordanza. È chiaro che è una scelta difficile, specie ora che le cose vanno così bene». Monchi non nasconde il suo amore per la squadra di Carmona dove è arrivato a 18 anni come calciatore: «Sono intimamente sevillista e dopo 30 anni sono ancora qui come dirigente. Sento il bisogno di cambiare, di sperimentare e questo accadrà in un futuro. Me ne andrò quando ci saranno le condizioni necessarie per la mia uscita dal club. Non sarà una scelta unilaterale, ma bilaterale. Dovremo essere tutti d’accordo». Il futuro, però, non sarà in Inghilterra: «Lì girano più soldi, ma vedo troppa distanza tra la proprietà e i direttori sportivi. Io ho bisogno di un maggior potere decisionale, per questo sono convinto che in Ligue 1 e in Seria A potrei lavorare meglio».
AFFARI D'ORO
Un dirigente conosciuto ai più per le sue plusvalenze e che potrebbe portare affari d’oro a Pallotta: «Mi sono ispirato a club come il Lione e al Porto, società che comprano spendono poco e vendono piuttosto bene e, per di più, hanno accompagnato queste operazioni con successi sportivi. Ho cercato di portare questo a Siviglia, in un momento difficile a livello economico per il club. Ci siamo trovati nella situazione di generare attivi scoprendo i talenti prima della concorrenza. Se non sei capace di leggere il profilo esatto dei giocatori di cui ha bisogno il tuo allenatore, per quanto buono possa essere il calciatore in un altro contesto, non trionferà».
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