Roma, Monchi: «Contento del mercato. Manca un esterno? Ne abbiamo già tanti»

foto Mancini
di Redazione Sport
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Giovedì 16 Agosto 2018, 13:07 - Ultimo aggiornamento: 15:48

Il ds Monchi durante la presentazione di Nzonzi. «Siamo qui per presentare un campione del mondo e anche un gran giocatore. Sono contento di averlo portato qui. Credo che abbiamo un centrocampo forte e per questo sono contento. Il mercato finisce domani, ma siamo contenti di quello che abbiamo fatto. Sono contento, si può fare sempre meglio, ma abbiamo fatto quello che pensavamo. Fare un mercato veloce per avere la rosa pronta, i primi acquisti sono arrivati prima di iniziare il ritiro, poi è arrivato Olsen. In seguito abbiamo continuato a guardare le possibilità del mercato per migliorare. Quando uno fa quello che ha pensato deve essere contento. Tutti possono fare sempre meglio. Il campionato dirà se abbiamo fatto bene o no, ma la società è sempre disponibile ad investire e a fare una squadra più forte»

Nzonzi acquistato due volte: Siviglia e Roma.
«E' segno che ho fiducia in lui. Lo conosco bene, so cosa può dare alla squadra, l'ho avuto per 2 anni al Siviglia. Assieme a quello che abbiamo adesso, la squadra diventerà ancora più forte. La possibilità di giocare insieme a De Rossi, Cristante, Pastore e Dzeko lo renderà ancora più forte. Abbiamo cercato di migliorare ancora una squadra che per me era già forte. Penso che lui ci darà qualcosa in più»

La Roma è la terza squadra che ha speso di più in Europa, che segnale è?
«Cosi si capisce che abbiamo anche comprato qualcuno (ride, ndr). Abbiamo costruito una squadra forte. A volte sembra che la Roma sia una squadra che venda e basta, questa domanda mi piace. Non siamo una squadra che punta a fare soldi, ma che ha anche l'ambizione di costruire qualcosa. Abbiamo un piano per andare avanti e portare in alto la società. Posso dire la verità: è stato il mio secondo mercato estivo, il primo è andato così così, ma posso dire che la società non mi ha mai detto no. Delle volte mi è bastato un minuto per convincere Pallotta, a volte un'ora, a volte un giorno. Mi hanno sempre dato disponibilità. La Roma non vuole vendere e basta, ha anche comprato. Sono andati via Alisson, Nainggolan, Skorupski, Gerson e Defrel e sono arrivati tanti giocatori. Il campionato dirà se abbiamo sbagliato o meno, la responsabilità sarà la mia. Ma la società è sempre pronta ad investire»

Prestito per Zaniolo e Coric?
«Siamo sorpresi del livello di entrambi, il nostro lavoro è valutare il giocatore dove gioca ma il dubbio è se manterrà il suo livello. Siamo soddisfatti di loro, in quel ruolo ce ne sono tanti e dobbiamo pensare se avranno la possibilità di trovare una squadra in Serie A per fare uno step successivo».

Manca un esterno sinistro?
«Penso che in quel ruolo abbiamo più alternative di tutte: Under, Kluivert, El Shaarawy, anche Florenzi e Schick. Sono tanti».

La questione Gonalons
«E' un giocatore della Roma, è sotto contratto con noi e posso solo parlarne bene, è un grande professionista. C'è concorrenza, parleremo con lui ma senza fretta, il mercato in uscita chiuderà più in là».

Dall'investimento sui giovani a Pastore e Nzonzi.
«E' la mia strategia di sempre, ho preso anche 6 giovani. Una strategia di un grande club non si può basare solo sui giovani. E' un bene avere giovani in squadra ma lo è anche avere giocatori già fatti, ci servono risultati subito. Ho fatto lo stesso lavoro di sempre: parliamo in percentuali, se prendo 10 giocatori il sistema è 6-2-2. L'anno scorso presi gente come Kolarov e Moreno, ad esempio. I giocatori bravi e forti costano tanto, ne abbiamo venduto uno di 31 anni a 38 milioni, lui è costato meno. Il mercato è fatto anche così».

Strategia dopo il caso Malcom. Aveva detto che avreste preso un giocatore più forte
«Un campione del Mondo non le sembra uno più forte di Malcom? Non avevo specificato il ruolo e per me Nzonzi è più forte di Malcom. Quella di Malcom mi è sembrata un'opportunità, anche dal punto di vista economico. Una volta saltata abbiamo crrcato giocatori nello stesso ruolo ma anche in altre posizioni. L'operazione che ha portato qui Steven settimane fa sembrava impossibile dal punto di vista economico, grazie alla sua voglia e anche per merito del suo procuratore e agli sforzi del club ora è qui».

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