Roma, l'equilibio (sopra la follia) di Fonseca: modulo blindato, effetto Europa League

foto Mancini
di Alessandro Angeloni
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Venerdì 10 Luglio 2020, 07:30
Jim Pallotta venderà, per ora aspetta un’offerta degna e intanto fa i conti con ciò che ha; la Champions è ormai andata e questo è un danno economico enorme, l’Atalanta è addirittura più forte di prima. Alla Roma non resta che rallentare la caduta (in classifica) e prepararsi per l’Europa League, quella Final Eight, nella quale, può succedere di tutto. Gli errori grossolani dell’allenatore, in questa fase di ripartenza, sono stati evidenti ed evidenziati da più parti. Poi, il portoghese ha cambiato rotta e la vittoria contro il Parma è una piccola luce, dopo quella di Napoli, dove si erano visti piccoli progressi. 
PERFETTIBILE
La Roma vista l’altra sera non è una squadra perfetta, anzi. C’è ancora molto da lavorare, ma quello che abbiamo visto fa ben sperare l’allenatore per un finale di stagione (comunque anomalo) più dignitoso. Fonseca ha scelto di difendere con tre difensori centrali, in questo momento manca Smalling e gli esperimenti hanno portato a un risultato quasi sufficiente. Cristante, non abituato ad agire come difensore centrale, contro il Parma ha sofferto. A Brescia, domani, sarà squalificato: al suo posto, Fonseca sperimenterà altro. Ibanez sta crescendo, e Mancini comunque è affidabile. Una soluzione in più può essere lo spostamento di Kolarov come regista difensivo, lasciando sulla fascia sinistra Spinazzola. Jesus pare tagliato fuori da ogni discorso presente e futuro. A proposito di fasce: gli esterni ora soffrono meno, l’altra sera ha fatto una buona figura anche Bruno Peres, che ha come alternativa (e viceversa) Zappacosta (Santon per ora è out), che ha bisogno di giocare con continuità per ritrovare la forma migliore. Ciò che sembra funzionare meglio è il pacchetto dei trequartisti: Mkhitaryan e Pellegrini, dietro a Dzeko, hanno potuto evidenziare le loro qualità. I due sanno inserirsi e fare gioco, anche se devono sempre crescere di condizione. Altro problema: contro il Brescia, l’armeno - cinque reti e quattro assist in dieci partite - non ci sarà perché squalificato. Non è escluso che l’allenatore possa rilanciare dal primo minuto Zaniolo. Scalpita anche Villar, che però è ancora acerbo: lo spagnolo può essere ruotato con Diawara, Veretout e lo stesso Cristante nel ruolo di mediano. Con questo sistema di gioco, gente come Under e Kluivert vengono spesi come trequartisti o come seconde punte. Le fasce ormai sono di proprietà dei terzini. 
NUMERI
La Roma è tornata a far funzionare il possesso palla e quindi il dominio del gioco: contro il Parma ha chiuso con il 58,6 per cento, con 8 tiri in porta (ha ripreso a tirare da lontano, vedi la rete di Veretout) e 39 cross dagli esterni. E ha subito invece un solo tiro in porta. Cosa insolita, visti i precedenti contro Sampdoria, Milan, Udinese e Napoli, quando prima Mirante e poi Pau Lopez sono stati i migliori in campo. E quando il migliore è sempre il portiere, c’è qualcosa che non quadra. Ciò che è mancato, anche per ammissione di Fonseca, è la finalizzazione. E questo chiama in causa Dzeko, che si è fermato dopo la doppietta contro la Sampdoria. Edin ha saltato solo la sfida con l’Udinese, comincia a sentire un po’ di stanchezza. Ci sta che contro il Brescia giochi Kalinic. Del resto l’equilibrio che sta cercando Fonseca non è solo tattico, ma anche fisico. Ci sono calciatori che dovranno essere al top per i primi di agosto, quando finirà il campionato e comincerà l’Europa League. Per l’ultima speranza di fare qualcosa di importante in questa stagione, per ora, maledetta.
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