Roma, Mkhitaryan e Smalling: il mercato gira intorno a loro

Roma, Mkhitaryan e Smalling: il mercato gira intorno a loro
di Stefano Carina
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Maggio 2020, 09:30
Le linee-guida del mercato giallorosso sono chiare. In primis, preservare Pellegrini e Zaniolo. Poi, vendere. Cedere il più possibile gli elementi (tra giocatori di rientro a Trigoria, 2-3 sacrificabili in ottica plusvalenze e almeno 6-7 elementi della rosa attuale) che non figurano nei piani di Fonseca anche rischiando - quando il costo a bilancio lo permetterà - di concedere loro la lista gratuita. Sullo sfondo, infatti, rimane l’obiettivo di tagliare il monte-ingaggi di almeno il 15-20% (passando così dagli attuali 140 milioni a 110-115). 
FORMULA 2+2 
E in entrata? Almeno nelle intenzioni la formula utilizzata - al netto di un paio di scambi sui quali si sta ragionando (Mandragora-Cristante su tutti) - sarà quella del 2+2. Ossia, acquisti mirati nei due ruoli richiesti da Fonseca (terzino destro e vice Dzeko) e altrettanti subordinati alle partenze di Smalling e Mkhitaryan. Perché a costo di lasciarsi sfuggire occasioni come quella dello svincolato Vertonghen, la dirigenza giallorossa vuole aspettare di capire come si evolverà il mercato. Della serie: quanta liquidità effettivamente circolerà? E nel merito: ci sono club, che dopo la pandemia con le entrate praticamente azzerate, sono disposti a pagare 20 milioni (quanto richiede il Manchester United) per il cartellino di un difensore trentenne che soltanto 9 mesi fa è stato liberato l’ultimo giorno di mercato? Sia chiaro, è un rischio. Ma a Trigoria intendono correrlo. Se poi effettivamente qualche società si presenterà con quanto richiesto dai Red Devils (a proposito, le stilettate ieri di Solskjaer non erano verso Chris, ndc), la Roma se ne farà una ragione. Giocatori del resto non mancano. Anche poco conosciuti come Akpoguma dell’Hoffenheim. 
SCADENZA
Per Mkhitaryan, invece, il discorso è diverso e legato soprattutto all’umore del suo agente. Che a Trigoria è pronto a recitare il ruolo del protagonista tra svincolati proposti (Bonaventura), prestiti da piazzare dopo flop caratteriali e tecnici (Kean) più ragazzi da lanciare (Calafiori, Karsdorp e Kluivert). Nel caso dell’armeno c’è tuttavia meno fiducia (è a scadenza, guadagna 7 milioni, dovrebbe rinnovare e poi essere girato nuovamente in prestito). Ed è per questo motivo che sono stati già valutati dei sostituti (Aleksei Miranchuk, uno dei due gemelli che gioca nella Lokomotiv Mosca ma costa 15 milioni, ritenuti eccessivi; Pedro ha chiesto invece 5 milioni più bonus, fuori parametro) senza dimenticare profili in prospettiva (Chakvetadze del Gent e Tete dello Shakhtar). Come terzino destro, una volta smaltito l’overbooking (Peres, Florenzi, Karsdorp, Santon e Spinazzola: la volontà è tenerne al massimo uno, dovendo valutare ancora Zappacosta), si tenterà per Tomyasu al netto delle sparate del Bologna («Vale più di 25 milioni»). Monitorato anche Santiago Arias dell’Atletico Madrid. Discorsi, quelli in entrata, comunque futuribili. Prima bisognerà cedere. E molto. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA