La Roma riapre a Vertonghen, si complica il riscatto di Smalling

La Roma riapre a Vertonghen, si complica il riscatto di Smalling
di Stefano Carina
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Domenica 21 Giugno 2020, 09:30
Si complica il riscatto di Smalling e la Roma riapre a Vertonghen. A Trigoria pensavano di aver avuto ormai il via libera dal Manchester United che, sollecitato dal difensore (voglioso di restare nella Capitale), aveva dato la priorità al club giallorosso. Bisognava ancora trovare l’intesa sulle cifre ma l’ok alle modalità dell’operazione (rinnovo del prestito con obbligo di riscatto posticipato alla prossima stagione) sembrava ormai incanalare l’affare sui binari giusti. La prima frenata è arrivata però quando i due club si sono trovati a discutere di soldi. Venti milioni la richiesta degli inglesi, dodici la proposta della Roma convinta che, avendo il sì del ragazzo, il tempo avrebbe giocato a suo favore. Non aveva però fatto i conti con l’inserimento di un’altra società che ha messo sul piatto 25 milioni. Ingolosito dall’offerta, il Manchester United venerdì ha chiesto la stessa cifra a Fienga che ha risposto negativamente. L’operazione, infatti, benché diluita nel tempo, peserebbe in questo modo una quarantina di milioni lordi tra cartellino e contratto triennale da 3 milioni l’anno al calciatore. Troppo per i conti del club. E così, in poche ore - grazie all’operato di Baldini - sono stati riallacciati in fretta e furia i rapporti con lo svincolato Vertonghen. Il belga, 33 anni, in Italia è stato offerto al Napoli, all’Inter e alla Roma. I giallorossi ad inizio aprile avevano congelato la possibilità, convinti di poter trattenere Smalling. Così il calciatore è stato proposto a De Laurentiis che dopo averci pensato a lungo ha virato sul classe ‘97 Magalhaes (Lille). L’Inter, invece, continua a riflettere senza affondare il colpo. Conte, infatti, ha il timore che l’arrivo del belga possa bloccare l’ascesa di Bastoni per il quale quest’anno ha relegato in panchina addirittura Godin. Approfittando dell’empasse delle rivali, due giorni fa la Roma ha ricontattato gli agenti di Vertonghen. 
L’OFFERTA 
Operazione avviata ma da portare a termine. Il centrale del Tottenham guadagna tre milioni più un bonus di ulteriori 1,5 che scatta alla quindicesima presenza. Fienga, ricevuto l’ok di Pallotta, insieme a Baldini è pronto ad offrire 3 milioni più bonus. La durata del contratto non sembra essere un ostacolo insormontabile: il belga vorrebbe un triennale, a Trigoria offrono un 2+1. Va trovata invece la quadratura del cerchio sul premio alla firma. Arrivando a parametro zero, l’agenzia che ne cura gli interessi chiede 5 milioni. La Roma è disposta a pagarne la metà. Malgrado il dispiacere, se verrà confermata l’impossibilità di riscattare Smalling (domani è previsto un nuovo contatto tra il calciatore e il Manchester United), Fonseca ha dato il suo ok all’arrivo di Vertonghen. Il calciatore gli piace. È tra l’altro un centrale mancino, ha esperienza da vendere ed è convinto che possa far bene in Italia. Campionato che in tempi non sospetti il difensore ha ammesso di ammirare: «Mi affascinano sia la serie A che la Liga». Non è un caso quindi che tra le offerte ricevute ci sia anche quella dell’Atletico Madrid. 
NO ALLA PARI 
Problemi in vista anche per il riscatto di Mkhitaryan. Almeno sulle basi gettate per portarlo a termine. Affare delegato a Mino Raiola che ha la procura sia dell’armeno che di Kluivert. La Roma, infatti, aveva pensato di orchestrare uno scambio tra i due valutando il cartellino dell’olandese una quarantina di milioni e quello del 31enne la metà. Così facendo, avrebbe acquistato in liquidità e iniziato a sistemare i conti in ottica fair play finanziario con una plusvalenza di circa 27 milioni (ora Kluivert è a bilancio per 12,7). I Gunners però al momento offrono lo scambio alla pari. Improponibile per Trigoria. 
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