Manovre al centro. Che sia in mediana o in difesa, poco cambia. Gli infortuni di Mancini e Veretout (esami in giornata per entrambi: soprattutto per il francese si teme una lesione muscolare), le precarie condizioni di Smalling, i ritorni di Pellegrini, Kumbulla e Fazio (che dopo il Covid, alla pari di Dzeko, debbono ancora ritrovare la condizione migliore), regalano diverse incognite a Fonseca in vista del tour de force che attende la Roma prima della sosta natalizia. A queste si aggiunge la consapevolezza che ripartire dopo una sconfitta, non è mai stato facile nella sua gestione in giallorosso. Soltanto una volta la Roma dopo un ko ha poi vinto la gara successiva: è accaduto il 25 settembre dello scorso anno quando dopo lo 0-2 con l’Atalanta, nel turno successivo Dzeko e compagni vinsero a Lecce.
Negli altri casi, un po’ come le ciliegie, ad una sconfitta ne è seguita un’altra (o quasi). E così, dopo lo 0-2 con il Monchengladbach c’è stato lo 0-2 di Parma; dopo lo 0-2 in casa con il Torino è andato in scena lo 0-2 con la Juve; a seguito dell’eliminazione in Coppa Italia sempre per mano dei bianconeri (1-3), la Roma ha pareggiato il derby prima di inanellare tre ko consecutivi (Sassuolo, Bologna e Atalanta); allo stop con il Milan (0-2) sono seguite due sconfitte (Udinese e Napoli) che hanno chiuso in largo anticipo la possibile rincorsa alla Champions.
RIPRESA DIFFICILE
Adesso, sino a Natale, si giocherà una volta ogni tre giorni: 7 partite (5 di campionato, 2 di Europa League tra cui quella di domani contro lo Young Boys) che dovranno confermare i giallorossi al vertice.