Roma, va sempre così: certe notti che...finiscono con il «che sarà sarà»

Roma, va sempre così: certe notti che...finiscono con il «che sarà sarà»
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 16 Marzo 2017, 23:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 15:09
Quante ne ha viste l'Olimpico di serate (seratacce) come questa. Tante, troppe. Sono quelle notti che finiscono con il "che sarà sarà". Parliamo di un coro malinconico "inventato" una trentina di anni fa, quando qui a passeggiare davanti a una piccola Roma è venuto il Bayern di Monaco.

Tempi andati ormai, ma la storia è più o meno la stessa, anche se questa Roma non è piccola come quella, che veniva dai fasti dello scudetto e della Coppa dei Campioni ma che si stava pian piano spegnendo. Va sempre a finire così, anche quando l'Olimpico, per l'occasione, torna a rivestirsi di giallorosso, perché tutti - come sempre - hanno creduto di poter assistere alla rimonta (e basta con questa remuntada, porta pure jella).

Va sempre a finire così: che sarà sarà. Il destino, aspettiamolo. Che sarà di Spalletti? Che sarà del resto della stagione? Quanto inciderà questa botta? Sconfitte già viste, ma alle quali non ci si abitua mai, mai, mai. Perché ci sarà sempre un altro palo che respingerà il pallone decisivo, ci sarà ancora un altro portiere che prenderà anche l'aria che si agita davanti a sé, ci sarà un'altra notte che per poco non diventa magica. Sarà ancora così, che sarà sarà, è il canto del cuore dei tifosi della Roma, che sognano, si incazzano e non si arrendono mai. E adesso si parlerà di un'altra rimonta, quella con la Lazio. E anche in quell'occasione, tutti penseremmo che sarà possibile, perché deve essere per forza così. E magari sarà pure la volta buona. Altrimenti, che sarà sarà. E si ricomincerà a sognare dopo una notte di pianto.
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