Roma-Lazio, il borsino del derby: ecco come stanno le squadre in vista della stracittadina

Roma-Lazio, il borsino del derby: ecco come stanno le squadre in vista della stracittadina
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Martedì 15 Marzo 2022, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 13:22

Roma-Lazio, 20 marzo ore 18. La data è fissata da tempo, il derby della Capitale si avvicina. La strada che ci separa dalla stracittadina la facciamo monitorando la "temperatura" delle due squadre. 

Il borsino della Roma in vista del derby

Mourinho 🡇

Lo Special One è stanco. Lo ha ammesso nelle interviste post gara di Udine: è stanco fisicamente e psicologicamente. Le continuità di risultati fatica ad arrivare e non è bastato utilizzare tutto il suo repertorio per cambiare le cose: dalle accuse alla squadra, arrivando agli arbitri. Nulla ha sortito effetto ed è consapevole che il derby può rappresentare un crocevia importante. La sorta di armistizio non scritto firmato con i calciatori dopo la sfuriata di Milano finita sui giornali, gli impone di non usare il bastone pubblicamente contro la squadra. Ma una sconfitta nel derby gli farà rispettare i patti?

La condizione fisica 🡇

La squadra è stanca, come Mourinho. Non riesce a giocare tre partite in una settimana e le riserve non sono all’altezza nemmeno di imporsi contro il Vitesse. Lo spettacolo messo in scena alla Dacia Arena contro l’Udinese è un segnale allarmante: i giocatori sono spremuti e, in parte, demotivati. La stagione, però, è ancora lunga, i ritmi cresceranno e gli impegni saranno sempre più complicati in caso di passaggio del turno di Conference League. Nemmeno i nuovi acquisti di gennaio Oliveira e Maitland-Niles sono riusciti a dare nuove energie alla squadra.

Gli infortunati 🡅

La Roma non ha infortunati se non il lungodegente Spinazzola. Ma giovedì ci sarà la partita di qualificazione contro il Vitesse e i rischi sono dietro l’angolo. Mourinho dovrebbe tenere a riposo i migliori preservandoli per il derby, ma se la squadra dovesse trovare le difficoltà dell’andata allora sarà necessario schierare le armi pesanti per garantire il passaggio del turno. 

Il morale 🡇

Pareggiare all’ultimo minuto con un rigore contro l’Udinese non è certamente l’iniezione di fiducia che Mourinho si aspettava. È vero che la squadra viene da otto risultati utili consecutivi in campionato (quattro pareggi e quattro vittorie), ma è altrettanto vero che guadagnare tre punti alla Dacia Arena non solo avrebbe evitato il sorpasso della Lazio, ma avrebbe garantito quello della Roma sull’Atalanta. Il passaggio del turno in Conference contribuirà a ridare motivazioni al gruppo. 

L’arma in più 🡅

Zaniolo giocherà il derby, ha scampato il pericolo squalifica a Udine. Sarà lui l’uomo in più di Mourinho, particolarmente motivato dopo i reiterati insulti a lui e alla famiglia dei tifosi della Lazio.

Per Nicolò il derby è una partita speciale, sa che segnando nella stracittadina si può entrare nella storia. Ha già i tifosi dalla sua parte che fanno pressione sulla società per il rinnovo contrattuale (Juve, Tottenham e United sono alla finestra), il derby potrebbe essere l’ostacolo finale da superare per convincere i Friedkin a fare la prima mossa. 

I punti deboli 🡇

Il centrocampo senza Mkhitaryan perde di fantasia. Ogni volta che l’armeno non gioca, la Roma fa fatica a impostare e creare azioni pericolose. Si è inventato regista perché il ruolo è rimasto scoperto nonostante le richieste di Mourinho presentate già nel mercato estivo. Oliveira vive di alti e bassi, Veretout sta attraversando un momento buio e Cristante non ha tutti i mezzi tecnici necessari per far girare il reparto adeguatamente. Il risultato è che la Roma non riesce a creare azioni pericolose sfruttando gli attaccanti.

Gli uomini simbolo 🡅

Pellegrini, Zaniolo e Abraham sono i calciatori da cui i tifosi si aspettano di più. Tammy è a quota 20 gol, gliene basta uno per raggiungere due mostri sacri come Montella e Batistuta al loro primo anno e se dovesse arrivare nel derby la festa sarebbe doppia. Pellegrini è il capitano, romano e romanista, che da sempre ha avuto come primo nemico la Lazio. Zaniolo deve dimostrare che l’infortunio è definitivamente alle spalle e il derby sarebbe il miglior viatico per mandare un segnale forte. 

Gli outsider 🡅

I giovani potrebbero essere l’arma segreta di Mourinho: da Zalewski, passando per Afena-Gyan, Bove e Volpato. Giocatori che ancora non hanno trovato la continuità e che il derby potrebbe spingere verso l’incoronazione definitiva. L’ultimo a godere della fiducia di Mourinho è Zalewski utilizzato come titolare nelle ultime tre partite di campionato. A Udine è andato in difficoltà, ma l’alternativa sarebbe schierare Vina o El Shaarawy.

L’ambiente 🡅

I tifosi della Roma hanno acquistato quasi tutti i biglietti a disposizione. Sarà un derby che si avvicinerà al sold out, ma questa volta la Roma giocherà in casa. I tifosi giallorossi si sono schierati apertamente al fianco di Mourinho, non hanno mai lasciato sola la squadra sia in casa sia in trasferta. La Roma è il club con la seconda media spettatori in Serie A dopo l’Inter, segnale che, nonostante le prestazione altalenanti, il pubblico non ha perso la fiducia.

Il borsino della Lazio in vista del derby

Sarri 🡅

È un Sarri che ormai sorride sempre a fine gara. La sua squadra inizia a girare come vuole e ora addirittura si appassiona ai suoi discorsi tattici tanto da generare lunghi discorsi a Formello. Nei prossimi giorni oltre che sul campo il Comandante dovrà lavorare molto sulla testa dei suoi ragazzi con l’obiettivo di estraniarli dall’atmosfera che si creerà: «Il derby è un qualcosa che ti entra nella pelle. Per me gli si dà un’importanza esasperata, ma arrivarci tranquilli penso sia da folli. Noi daremo il massimo per i nostri tifosi senza dimenticare però che dobbiamo fare bene tutto l’anno, non solo in questa partita». Acqua sul fuoco, non guasta mai prima di un impegno così sentito.

La condizione fisica 🡅

Un anno, il 2022, iniziato decisamente bene e che sta procedendo ancora meglio. Solo 8 gol subiti in 10 partite in Serie A, condite da ben 6 clean sheet. Meglio ha fatto solo la Real Sociedad con 7. Dimostrazione che la svolta vera per i biancocelesti è arrivata in difesa visto che l’attacco ha sempre girato a dovere, soprattutto al capocannoniere Immobile. Con 21 gol il capitano biancoceleste contribuisce ai 58 dell’intera squadra, seconda solo all’Inter con 61. Gol che ora pesano di più grazie alla solidità difensiva che Sarri però allarga a tutta la squadra: «Ora corriamo meglio e quando parlo di difesa io mi riferisco al collettivo, non solo allo schieramento arretrato».

Infortunati =

Il Comandante sperava di arrivare alla stracittadina con l’intera rosa a disposizione e per poco non ci riuscirà. Nella serata di ieri è stato confermato il rientro di Lazzari. Il terzino come previsto ci sarà contro la Roma. Ci proverà Cataldi, reduce da uno stiramento di primo grado al flessore della coscia sinistra e nei prossimi giorni atteso in gruppo. Qualora dovesse farcela al massimo andrà in panchina. Chi invece difficilmente recupererà è Radu. Il veterano romeno è alle prese con una fascite plantare e dovrebbe saltare la stracittadina. Non avere un leader come il classe 86 sarà comunque un duro colpo, soprattutto per lo spogliatoio, nonostante non sia più un titolare.

Il morale 🡅

I tre punti contro il Venezia con conseguente sorpasso proprio sui giallorossi fanno arrivare la Lazio con un buon morale al confronto. I passi falsi del 2022 contro Inter e Napoli non hanno mai frenato la rincorsa dei biancocelesti. C’è entusiasmo perché dopo le tante parole ora l’idea di gioco di Sarri si sta vedendo con i fatti. Il Comandante ha indetto un giorno di riposo. Da domani inizierà la preparazione per la grande sfida, ma l’atmosfera è già calda.

L’arma in più 🡅

Il protagonista principale sarà Immobile. Il capitano sarà senza dubbio l’arma in più dopo che è tornato in vetta alla classifica marcatori e ha superato anche Piola per i gol segnati in Serie A con la maglia della Lazio. I suoi compagni di reparto, Felipe Anderson e Pedro, lo accompagneranno a braccetto, soprattutto lo spagnolo. Segnare di nuovo contro la sua ex squadra sarebbe uno smacco incredibile.

I punti deboli 🡇

Dopo i tanti mugugni della prima parte di stagione ora la Lazio sorride. Sta eliminando i punti deboli, su tutti la difesa, ma restano le disattenzioni il tallone d’Achille della squadra di Sarri. Anche col Venezia nel finale di gara si è corso qualche rischio di troppo. Con la Roma servirà più cinismo, specchiarsi potrebbe portare in un vicolo cieco. L’altro punto debole è la panchina: se i titolari non girano resta difficile pescare il jolly tra le seconde linee.

I simboli 🡅

Non solo l’arma in più. Immobile sarà allo stesso tempo il simbolo dei biancocelesti. Il numero 17 continua a infrangere record su record e dopo aver emulato Pino Wilson con la fascia rossa al braccio vorrà ergersi come rappresentante di Giorgio Chinaglia magari decidendo la stracittadina. I tifosi si aspetteranno molto anche da Milinkovic e Luis Alberto. Le due mezzali hanno ormai messo le radici nella Capitale, sentono la partita e hanno una grande voglia di tornare ed esultare nella stracittadina. La Roma tra l’altro è una delle vittime preferite dello spagnolo con 3 gol segnati. Stesso bottino per il gigante serbo.

Gli outsider 🡇

A Lazzari invece va la palma di outsider. Il suo rientro dal 1’ a un mese dall’infortunio potrebbe essere determinante per assicurare una grande spinta sull’out destro assieme a Felipe Anderson. Un altro che si sarebbe volentieri infilato dalle retrovie è Zaccagni, ma la sua assenza per squalifica resta difficile da digerire e spedisce la freccia degli outsider verso il basso. Difficile contare sull’apporto delle seconde linee: da Cabral a Basic, passando per Kamenovic e Raul Moro. Stesso discorso per Akpa Akpro e André Anderson.

L’ambiente =

Ci sarà infine l’ambiente a rendere difficile la stracittadina ai biancocelesti. Con la Roma che gioca in casa e un Olimpico sold out si prospetta un clima infuocato anche se i tifosi laziali non mancheranno al seguito della squadra. Questo l’unico aspetto che rende equilibrato il confronto visto che alzando lo sguardo i calciatori in campo si sentiranno meno soli. Curva e Distinti Nord saranno esauriti per procedere verso un unico obiettivo: affossare i rivali cittadini per continuare la corsa all’Europa. Dopo tanti dubbi ora è tempo di certezze.

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