Alla fine eccole lì, ancora insieme. Avvitate in un tango delle capinere che nessuno vorrebbe ballare. Quasi carine, a vederle così. Gemelle al quinto posto (gemellate mai, ci mancherebbe), Roma e Lazio sono perfettamente allineate, dopo otto mesi di campionato e un derby vinto a testa. Affratellate pure dal ruolino di marcia, che è identico: 17 vittorie, 8 pareggi e 10 sconfitte. Avvinghiate, più che appaiate, come sorelle, anzi come cugine che si detestano, del resto qui è almeno da Romolo e Remo che parenti fa rima con serpenti. Fosse questa la classifica finale, arriverebbe davanti la Roma, che è in vantaggio nella differenza reti degli scontri diretti, ma è presto per fare tabelle. Da agosto si sono sempre sfregate addosso, mai distanti tra loro: la Roma che ha avuto un vantaggio massimo di +4 sull'altra, la Lazio di +2.
IL RITORNO
Nel girone di ritorno, la Lazio ha totalizzato 28 punti, la Roma 27.
IL FATTORE
Tutte cose che non si possono prevedere, oggi. Potrebbe però giocare un ruolo fondamentale il fattore-Conference League, perché in questa fase della stagione risparmiare fatiche è fondamentale almeno quanto segnare gol. E la Roma ha una partita in più rispetto alla Lazio, anzi spera che siano due: il ritorno col Leicester e la finale di Tirana, che si giocherà tre giorni dopo la fine della A. Impegni che potrebbero pesare, e che sulla carta darebbero un piccolo vantaggio alla Lazio. Quanto al calendario, entrambe hanno un paio di avversarie battibili che però poi bisognerà battere (Venezia e Torino per la Roma, Samp e Verona per la Lazio) e un impegno difficile: la Roma a Firenze (4 giorni dopo il Leicester, la Lazio in casa della Juventus alla penultima. Sarà una volata col fiato sospeso, tra polemiche che già imperversano. Gemelli coltelli. La città freme.