«Dov’è Totti? Quando arriva? Oddio, eccolo!» le attenzioni a Pinzolo sono tutte per lui. E neanche si sta allenando con i compagni per un piccolo problema muscolare, ma domani dovrebbe riprendere. Certo, non è una novità, ma pensare che fino a quattro mesi fa la società era pronta a dargli l’addio fa riflettere, e non poco. L’aneddoto è questo: tra i tifosi si sparge la voce che il numero 10 intorno alle 16 sarebbe arrivato allo Store dentro al fan village per firmare autografi. Un marea di persone si è fatta trovare pronta all’appuntamento, chi con una maglia, chi con una foto, chi con la cover del proprio cellulare e chi addirittura si è fatto firmare il dorso della mano (chissà come farà). C’erano adulti con gli occhi lucidi, bambini emozionati, una mamma con in braccio il suo piccolo nato da meno di un anno che ha detto: «È riuscito a farmi piangere», una signora in carrozzina che gli ha chiesto un bacio e per pochi minuti ha vissuto uno dei momenti più belli della sua vita.
Insomma, Totti catalizza l’attenzione di tutti, ma non solo: Totti fa emozionare, riesce a tirare fuori la passione e l’amore, quando lui è nei paraggi il cuore batte e la gente perde la testa. Un’altissima percentuale di tifosi ha guidato per 700 chilometri solo per vedere lui nel suo ultimo ritiro. Anzi no, provocatoriamente Spalletti ha detto che questo non sarà l’ultimo ritiro, la sua non sarà l’ultima stagione e le prossime non saranno le ultime partite: i tifosi ci sperano perché Francesco risveglia l’istinto e quando è nei paraggi la razionalità può andarsi a far benedire. E questo, forse, non è amore?
