Roma, l'emozione di Alisson: «Pronto al debutto in serie A»

Alisson
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 13 Luglio 2017, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 12:35
dal nostro inviato 
PINZOLO Un uomo solo al comando. Come in Nazionale: Alisson ha l'occasione, con un anno di ritardo. Il numero uno della Seleçao è all'esordio nel campionato italiano, lo scorso anno è stato solo protagonista nelle Coppe (10 in Europa League e 1 in Champions, più 4 in Coppa Italia), perché il titolare era Szczesny. Un anno in disparte, «difficile», lo ha definito il brasiliano. Pronto a ripartire con la maglia della Roma addosso.

Alisson titolare esordiente in campionato. «Debuttare sarà sempre emozione, avrò freddo sulla pancia. Ma è arrivato il mio momento, lo volevo l'anno scorso. E farò il mio meglio».

Alisson e la preparazione. «Abbiamo fatto un grande lavoro, lo scorso anno ho dato il meglio quando sono stato chiamato. Grazie a Savorani, il preparatore, siamo andati bene. Speriamo di ripeterci. Non ho giocato come volevo ed è chiaro che alla fine non sono riuscito a dare al cento per cento. L'allenamento è importante ma giocare ti dà più sicurezza. Giocando di più potrò migliorare».

Alisson e Totti. «Averlo è sempre la cosa migliore per noi. Potrà avvicinare i giocatori alla dirigenza, ha lavorato con noi, conosce Roma, conosce tutto. Sarà un passo avanti per noi, faciliterà i compiti. Lui come persona è un grandissimo».

Alisson e Di Francesco. «Ci stiamo conoscendo poco a poco. Abbiamo visto il suo lavoro nel Sassuolo, sta facendo crescere la Roma. Vendiamo da una bella annata, bisogna migliorare, qualcosa manca, ma lui sistemerà ogni piccola cosa. E' un allenatore intelligente, sa come parlarci, sa come gestire la squadra».

Alisson e le caratteristiche tecniche. «Sto migliorando nelle uscite basse, e in generale su tutto. Io gioco come vuole l'allenatore, devo essere pronto per quello che devo fare in campo. La difesa alta? Mi devo abituare, è successo anche lo scorso anno di uscire a quaranta metri dalla porta. E' una questione di allenamento».

Alisson e il passaporto. «Mia moglie ha il passaporto tedesco, sto cercando di prenderlo anche io».

Alisson e Szczesny. «Io ho imparato da lui e lui da me: lui era titolare in campionato, io nelle coppe. E' cresciuto con me e Savorani, da lui ho imparato la personalità. Lui non si ferma davanti a un errore. E' un bravo ragazzo anche fuori dal campo. Io sono stato un po' male per non giocare quanto volevo, ma non importa. E' passato. Ora che sono titolare non cambierà nulla nel mio lavoro, quando sono arrivato qui lo scorso anno non era sicuro che sarebbe tornato Szczesny. Quindi, titolare o meno, il mio lavoro sarà sempre uguale. Vorrei giocare il Mondiale, ma prima devo fare bene nella Roma».

Alisson e il gioco con i piedi. «Sono migliorato su questo aspetto. Qui solo due giorni abbiamo fatto lavoro con i piedi. Di Francesco sta lavorando molto con la difesa C'è tempo per allenarsi sul gioco con i piedi, lo faremo in America».
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