Roma, il gol in-attivo: da Kolarov a Fazio

Roma, il gol in-attivo: da Kolarov a Fazio
di Ugo Trani
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Mercoledì 20 Febbraio 2019, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 07:30
Terzo attacco del campionato con 46 reti - dietro soltanto alla Juventus (52) e all’Atalanta (51) - ma nessuna delle punte a disposizione di Di Francesco è ancora andata in doppia cifra: El Shaarawy, il migliore del reparto, è fermo a quota 8, con 10 specialisti, da CR7 a Petagna, e di 10 squadre diverse che hanno fatto meglio di lui e quindi degli altri giallorossi. È l’anomalia che regna a Trigoria che vuole i difensori protagonisti: 15 reti (il top in serie A), le ultime 2 segnate da Kolarov (7) e Fazio (4) al Bologna. E gran parte di queste marcature, arrivano - come accaduto lunedì sera - da palle inattive. In questa graduatoria la Roma (che segna come nessun altro all’Olimpico: già 30 centri) è con 16 gol dietro solo alla Juve (17). Cosi divisi: 4 su rigore, 4 da corner, 2 da punizione diretta e 6 da quella indiretta. Kolarov e Fazio i finalizzatori scelti: lasciante a 7 compagni le altre reti. I difensori restano comunque i più ispirati: Manolas e Jesus sono entrati nella lista. Ma anche i centrocampisti sanno come far centro, di testa e di piede: Cristante, Nzonzi, Pellegrini e Zaniolo. In più Perotti, il rigorista che, per le ricadute muscolari, ha dovuto scansarsi davanti al cecchino Kolarov che ha colpito pure su punizione. 

ALTA QUOTA
Il difensore centrale ha addirittura fatto l’en plein (4 su 4). In questa stagione Fazio è diventato il simbolo della nuova opzione, conseguenza della strategia del mercato estivo, per rendere più competitiva l’attuale rosa. E per consentire alla Roma, semifinalista nell’edizione scorsa della Champions, di avere più fisicità proprio quando va in giro per l’Europa. Monchi, al momento di scegliere i rinforzi, ha guardato anche alla statura: ecco che sono arrivati a Trigoria Marcano, Cristante, Zaniolo, Nzonzi e Pastore, pronti ad affiancare Fazio, Manolas, Kolarov, Dzeko e Schick, gli altri giganti del gruppo. Sono 10 i giocatori di movimento che guardano gli altri dall’alto in basso, partendo minimo da 187 centimetri. Come se non bastasse, catalogati da pivot pure i nuovi portieri: Olsen sfiora i 2 metri (1,98) e Mirante accanto al titolare non sfigura (1,94). E anche il terzo Fuzato li può guardare negli occhi (1.90). Più di mezza squadra è di vatussi. I muscoli e i centimetri rappresentano, dunque, le certezze nella corsa per il 4° posto.

PERCORSO ALTERNATIVO
Sono già 16 le reti (su 46, quindi più di un terzo) sbocciate da palla inattiva. L’evoluzione della Roma, tornando al campionato scorso, è evidente: stesso raccolto, ma senza aspettare 38 partite. Premiato il lavoro di Di Francesco nelle esercitazioni quotidiane. Adesso l’allenatore sa che, contando proprio sulle caratteristiche degli interpreti, può andare a dama sfruttando esclusivamente l’abilità dei singoli nell’area avversaria o semplicemente la precisione su calcio piazzato. Spesso, senza offesa, è mancato il gioco. Dall’addestramento e non certo dal cilindro, è però uscita la giocata. Da corner o da punizione, in acrobazia, di testa o con il classico tap in. 
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