ALTA QUOTA
Il difensore centrale ha addirittura fatto l’en plein (4 su 4). In questa stagione Fazio è diventato il simbolo della nuova opzione, conseguenza della strategia del mercato estivo, per rendere più competitiva l’attuale rosa. E per consentire alla Roma, semifinalista nell’edizione scorsa della Champions, di avere più fisicità proprio quando va in giro per l’Europa. Monchi, al momento di scegliere i rinforzi, ha guardato anche alla statura: ecco che sono arrivati a Trigoria Marcano, Cristante, Zaniolo, Nzonzi e Pastore, pronti ad affiancare Fazio, Manolas, Kolarov, Dzeko e Schick, gli altri giganti del gruppo. Sono 10 i giocatori di movimento che guardano gli altri dall’alto in basso, partendo minimo da 187 centimetri. Come se non bastasse, catalogati da pivot pure i nuovi portieri: Olsen sfiora i 2 metri (1,98) e Mirante accanto al titolare non sfigura (1,94). E anche il terzo Fuzato li può guardare negli occhi (1.90). Più di mezza squadra è di vatussi. I muscoli e i centimetri rappresentano, dunque, le certezze nella corsa per il 4° posto.
PERCORSO ALTERNATIVO
Sono già 16 le reti (su 46, quindi più di un terzo) sbocciate da palla inattiva. L’evoluzione della Roma, tornando al campionato scorso, è evidente: stesso raccolto, ma senza aspettare 38 partite. Premiato il lavoro di Di Francesco nelle esercitazioni quotidiane. Adesso l’allenatore sa che, contando proprio sulle caratteristiche degli interpreti, può andare a dama sfruttando esclusivamente l’abilità dei singoli nell’area avversaria o semplicemente la precisione su calcio piazzato. Spesso, senza offesa, è mancato il gioco. Dall’addestramento e non certo dal cilindro, è però uscita la giocata. Da corner o da punizione, in acrobazia, di testa o con il classico tap in.
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