C'è la Coppa Italia, Roma-Juve è il top
il campionato si inchina alle big d'Italia
Il commento di Massimo Caputi

C'è la Coppa Italia, Roma-Juve è il top il campionato si inchina alle big d'Italia Il commento di Massimo Caputi
di Massimo Caputi
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Lunedì 20 Gennaio 2014, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 17:00
Con gli anticipi a suon di reti di sabato e con la sfida di Coppa Italia in programma domani, Juventus e Roma riempiono la scena offuscando tutto il resto. La sensazione è che tutto accade ma nulla pesi quanto il loro duello trasversale che si sposta dal campionato alla coppa. La forza, la superiorità e la rivalità delle due squadre assorbe le attenzioni, mettendo tutto il resto in secondo piano. Domani non sarà la rivincita di nulla, sarà solo un entusiasmante confronto tra le due squadre al momento più forti d’Italia. All’Olimpico è sfida secca, gara unica e irripetibile, come una finale, chi perde è fuori. Per questo sarà ancora più bella e affascinante.



Eppure la domenica ha proposto fatti e raccontato storie rilevanti. Solo il Napoli ha confermato se stesso. Micidiale in attacco, ma non ancora equilibrato tatticamente, né maturo nell’atteggiamento. Per il resto, invece, ci sono segnali di cambiamento. In positivo c’è quello della Lazio, rinata con l’arrivo di Reja. Tre successi e un pareggio in quattro gare, tra campionato e coppa, non sono un caso. La conferma è arrivata ieri nella trasferta di Udine, dove la vittoria porta la firma del tecnico. La mano di Reja c’è tutta, dalla formazione iniziale ai cambi in corsa, dallo spirito del gruppo, in dieci contro undici, all’abbraccio collettivo al fischio finale.

Se la storia tra la Lazio e il suo nuovo tecnico racconta di una rinascita e sparge ottimismo, completamente diversa è quella che si scrive tra l’Inter e Mazzarri, come del resto quella tra l’Udinese e Guidolin. Abituato da sempre a migliorare il rendimento dei suoi calciatori, e a ottenere più di quanto si potrebbe dal potenziale delle squadre allenate, il tecnico neroazzurro appare impotente nella sua missione milanese. L’inter è mediocre e tale rimane, né più, né meno dell’anno scorso. Dopo tante imprese e successi anche Guidolin sembra non riuscire più a incidere nel prolifico laboratorio friulano. Infine è partita con il piede giusto l’avventura di Seedorf sulla panchina del Milan, troppo pochi novanta minuti per qualsiasi giudizio, ma il feeling sembra quello giusto.
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